Verona, clochard picchiato e bruciato vivo per una sigaretta negata: 3 condanne all’ergastolo

Il tremendo fatto risale all’8 luglio del 2019, quando i 3 imputati aggredirono e diedero alle fiamme Vasile Todirean.

senzatetto ucciso sentenza condanna

L’uomo, un senzatetto, morì dopo oltre due mesi di agonia in ospedale per le gravi ustioni riportate durante l’aggressione.

Aggressione al senzatetto Vasile Toridean

Era l’8 luglio dello scorso anno, quando alcuni macchinisti della stazione Villafranca di Verona trovarono riverso su una panchina un uomo gravemente ustionato.

Qualche ora dopo si scoprì che si trattava di un senzatetto 42enne di origine romene: Vasile Toridean. Trasferito d’urgenza all’ospedale di Brogo Trento, l’uomo morì dopo oltre 2 mesi di ricovero in ospedale.

Troppo gravi le ustioni che aveva riportato su tutto il corpo. A seguito di quell’aggressione, 3 persone furono identificate come i responsabili di quanto accaduto al clochard.

A seguito delle indagini, emerse che i 3 imputati avevano picchiato la vittima per oltre un’ora, perché gli aveva begato una sigaretta. Dopodiché, con l’accendino gli avevano dato fuoco.

Un’aggressione terribile dalla quale il 42enne non riuscì a salvarsi. Un senzatetto raccontò di aver provato ad aiutare la vittima, ma di essere stato allontanato e minacciato dai 3 aggressori.

Condannati all’ergastolo i 3 aggressori

Come riferisce anche Tgcom24, Liliano Bosoni, 64 anni, Cristian Tuca, 60 anni, entrambi senza fissa dimora, ed Eros De Mori sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di Vasile Toridean.

I 3 sono stati ritenuti colpevoli, in egual misura, di omicidio volontario pluriaggravato.

La sentenza, emessa lo scorso lunedì dalla Corte d’Assise di Verona, ha accolto in pieno le richieste del pm Elvira Vitulli.

I giudici della Corte d’Assise hanno riconosciuto anche il risarcimento provvisionale allo zio della vittima ed al Comune di Villafranca, che si sono costituite parti civili.

I legali dei 3 imputati hanno già annunciato il ricorso in Appello, dopo aver letto le motivazioni della sentenza, perché, il processo non si baserebbe su prove attendibili.

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