Decreto Ristori Ter, a chi spettano i buoni spesa: come funzionano e come richiederli

Nel decreto Ristori Ter si parla nuovamente dei buoni spesa. Ma come funzionano e a chi spettano questa volta?

Decreto Ristori Ter, a chi spettano i buoni spesa: come funzionano e come richiederli

I buoni spesa fanno il loro secondo ingresso come previsto nel decreto Ristori Ter. Vediamo ora che cosa sono, a chi spettano questa volta e quali sono gli importi.

Che cosa sono i buoni spesa?

Questi buoni per la spesa e le prime necessità non sono una novità, infatti erano già stati introdotti in occasione del lockdown nazionale in primavera.

Ora sono stati nuovamente messi all’interno del Decreto Ristori Ter al fine di poter aiutare tutti gli aventi diritto.

Per prima cosa è bene sapere che si tratta di una misura straordinaria atta a solidarietà alimentare per tutte le persone che si trovano in difficoltà economica a seguito della seconda ondata di Covid.

Il provvedimento – a seguito richiesta accorata da parte di molti Governatori – verrà ufficializzato in Gazzetta Ufficiale con finanziamento da parte del fondo del Governo con parte attuativa lasciata agli enti territoriali.

Il Governo ha quindi istituito un fondo pari a 400 milioni di euro che verrà distribuito a tutti i comuni entro domani 1° dicembre. Come accennato, singoli enti provvederanno alla decisioni di quali siano gli importi e tutte le modalità per accedere a questo bonus. Si crede che verrà attuato lo stesso schema seguito in primavera.

A chi spettano e come richiederli

Saranno i comuni e gli enti che dichiareranno in tempi utili come richiedere questi buoni spesa nei prossimi giorni, una volta messo nero su bianco l’importo e tutti i dettagli in essere.

Le amministrazioni, inoltre, individueranno quelle che sono le famiglie in difficoltà grazie alla collaborazione degli uffici dei servizi sociali garantendo un gusto numero di beneficiari in forte difficoltà. Ancora da confermare, ma il contributo per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità (tra cui anche farmaci) avrà un ammontare minimo di 300 euro e massimo di 500 euro che varia a seconda della composizione del nucleo familiare.

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