Cesare Cremonini svela la malattia: ‘Sentivo un mostro premere dentro’

Cesare Cremonini svela ai fan il suo dramma privato. La lotta contro la malattia che ha sconvolto il cantante: ‘Sentivo un mostro premere dentro’.

Il celebre ex front-man dei Lunapop si è raccontato in una lunghissima intervista al Corriere della Sera.

Un’intervista profonda, che ha scavato nei meandri della sua infanzia, uno dei periodi più bui della sua vita, per poi passare alla carriera dagli esordi ai giorni nostri.

cesare cremonini

Secondo quanto rivelato nella sua lunga intervista al Corriere della Sera, uno dei periodi più difficili della sua vita è stato quello caratterizzato dalla lotta contro un terribile male.

Cesare Cremonini, la lotta alla malattia

Cesare Cremonini rivela di averlo scoperto quasi per caso, quando una sera accompagnò un’amico dal suo psicoterapeuta e ad un certo punto anche lui iniziò a parlare di se stesso e di come si sentisse.

Un disagio radicato nel profondo, che aveva preso le sembianze di un mostro che ‘premeva contro il suo petto’, una figura estranea dentro se stesso:

‘La sensazione fisica di avere dentro di me una figura a me estranea. Quasi ogni giorno, sempre più spesso, sentivo un mostro premere contro il petto, salire alla gola. Mi pareva quasi di vederlo’

ha rivelato ai microfoni della nota testata. Poi la diagnosi dello specialista, la schizofrenia, percepita da chi ne soffre ‘come un’allucinazione che viene dall’interno. Un essere deforme che si aggira nel subconscio come se fosse casa sua’.

Come sta oggi l’ex front man dei Lunapop

Un periodo drammatico rivela Cesare Cremonini probabilmente causato da un periodo lavorativo molto stressante che lo vedeva chiuso sempre nel suo studio, anche nei festivi.

Non si curava più, smise di ‘tagliarsi la barba e i capelli’ rivela il cantante, e arrivò a pesare oltre cento chili, data la mancanza di cura anche nella sua alimentazione e nell’attività fisica ormai inesistente.

La cura che l’ha aiutato a rimettersi in piedi? Lasciare in stand-by il lavoro e fare lunghe passeggiate, coadiuvate da una leggera terapia farmacologica.

Ancora oggi, pare che ogni tanto quel mostro faccia capolino borbottando. Così conclude Cremonini sull’argomento si dedica alle sue lunghe passeggiate in montagna o in collina.

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