Roma, Fabrizio Marrazzo fonda il Partito Gay: “Forza propositiva per il Paese”

Marrazzo ha definito il proprio partito: liberale, ambientalista e alla ricerca di una società solidale.

Marrazzo partito
Il partito punterà persino ad un 15% alle prossime comunali.

E’ stato fondato due giorni fa, giovedì 19 novembre, a Roma il Partito Gay, volto a sostenere i diritti Lgbt+. A lanciarsi in questo ambizioso progetto sarebbe stato il fondatore di Gay Help Line e Gay Center, Fabrizio Marrazzo.

Secondo Marrazzo i membri dell’Lgbt+ possono essere una forza per il paese

Come ha spiegato lo stesso fondatore nel corso di un’intervista, questa scelta nasce dall’esigenza di dare un voce a tutte le persone facenti parte del movimento Lgbt+:

“Proprio in questo periodo di emergenza e pandemia riteniamo che noi Lgbt+ non possiamo più delegare le nostre istanze a terzi e allo stesso tempo possiamo essere una forza propositiva per il Paese”.

I punti di forza del neonato partito saranno il suo essere solidale, ambientalista e libero. Nonostante ciò non manca neanche l’ambizione, infatti, Marrazzo avrebbe dichiarato come nei sondaggi il proprio partito potrebbe ambire dal 6 al 15% dei voti.

Il Partito Gay sarebbe già pronto a partecipare alle prossime amministrative

Il piano, infatti, sarebbe quello di partecipare alle prossime amministrative in diversi comuni per poi arrivare in Parlamento. Presenti alla presentazione, oltre al suo fondatore, anche Claudia Toscano, già conosciuta come attivista di Agedo (Associazione genitori di omosessuali) e Vittorio Tarquini, attivista per i diritti Lgbt+.

“Vogliamo una società solidale, non intesa come assistenzialismo, ma come sostegno per ripartire. Ambientalista, perché ambiente, impresa e lavoro devono progredire insieme e non contrapposti. Liberale, perché chiunque deve ambire a poter raggiungere i propri traguardi”.

Con queste dichiarazioni il leader del Partito Gay ha spiegato dove si concentrerà la propria battaglia politica. Inoltre, durante la presentazione, c’è stato spazio persino per una polemica. A detta di Marrazzo, infatti, nel Dpcm sui congiunti non vi era spazio per le coppie Lgbt+.

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