Tra i naufraghi anche un bambino e un neonato. Il centralino di Alarm Phone parla di altre 4 imbarcazioni in difficoltà.

I volontari della Open Arms hanno pubblicato un video per raccontare le operazioni di soccorso. Le vittime del naufragio sarebbero almeno 5.
Gommone affonda nel Mediterraneo
Un gommone affondato nel Mediterraneo e i volontari della Ong spagnola Open Arms che si tuffano in mare per salvare i naufraghi, tra cui un bambino ed un neonato.
È quanto accaduto questa mattina. A documentare il tutto sono stati gli stessi volontari della Ong.
“I nostri soccorritori sono in acqua tentando di recuperare circa 100 persone tra cui bambini e un neonato”
si legge sul profilo twitter della Open Arms. A lanciare l’allarme un aereo di Frontex, Ministero dell’Interno.
++ Ultima Ora ++
I nostri soccorritori sono in acqua tentando di recuperare circa 100 persone tra cui bambini e un neonato. L'imbarcazione ha ceduto, è quello che accade quando si abbandonano per giorni le persone in mare.
Continuiamo. #Med pic.twitter.com/VMdLOYjnGl— Open Arms IT (@openarms_it) November 11, 2020
Le vittime del naufragio sarebbero almeno 5. I bambini dovrebbero essere stati tratti tutti in salvo.
Sedici migranti approdati a Lampedusa
Quella affondata nel Mediterraneo non sarebbe l’unica imbarcazione in pericolo. Secondo quanto riferisce anche La Repubblica, ci sarebbero ancora 275 migranti in difficoltà.
Venti di loro sono ancora in mare dopo l’allerta lanciata ieri.
“Abbiamo perso contatti. Crediamo siano ancora in mare”,
ha fatto sapere l’organizzazione. Per le altre due imbarcazioni con 75 e 100 persone in acque Sar di Malta non sarebbero giunti ancora i soccorsi.
Questa mattina un’altra imbarcazione, con a bordo 16 migranti, è arrivata al porto di Lampedusa. I naufraghi sono stati condotti dalle forze dell’ordine a Contrada Imbriacol, nell’hotspot, da cui questa mattina sono stati trasferiti altri 100 ospiti, che in serata arriveranno a Porto Empedocle.
Nell’hotspot di Contrada Imbriacola, al momento, restano circa 730 persone.
Ieri c’è stato un altro naufragio in Libia, costato la vita a 13 persone, morte annegate. Altri undici sopravvissuti sono stati riportati indietro dalla Guardia costiera libica e sbarcati a Tripoli.