Bimbo morto a Napoli: silenzio surreale per l’ultimo saluto

La commozione del sacerdote e di quanti hanno assistito, questa mattina, ai funerali del bambino morto suicida a Napoli.

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I genitori del piccolo sono intervenuti dall’altare al termine della celebrazione.

Le ipotesi sul suicidio

Un dramma che ha sconvolto il quartiere di Chiaia e non solo quello avvenuto nella notte tra lunedì e martedì scorsi. Un bambino di 11 anni si è tolto la vita, lanciandosi dal decimo piano del suo appartamento.

Ad accorgersi di quanto era appena successo, è stata la sorella, che ha immediatamente allertato i genitori del bambino.

L’ipotesi verso cui si sta muovendo il lavoro degli inquirenti è quella di una challenge sui social. Si tratterebbe di Jonathan Galindo, un uomo mascherato, con sembianze simili ad un personaggio Disney.

La madre del bambino ha infatti ricevuto un messaggio sul suo cellulare, poco prima che il figlio decidesse di togliersi la vita. Il bambino parla di un “uomo nero” che lo insegue.

“Ti amo, ma ora ho un uomo incappucciato davanti e non ho tempo”

si legge in quel drammatico messaggio.

L’ipotesi di reato resta per ora l’istigazione al suicidio, ma nessuno risulta al momento indagato. La polizia postale sta svolgendo accertamenti sul pc ed il cellulare della giovane vittima, per capire quali siano stati i suoi ultimi contatti.

Come riferisce Il Mattino, si sono svolti questa mattina, nella basilica di santa Chiara, i funerali del bambino.

Alla presenza di Giovanni Paolo Bianco, sacerdote della chiesa, ha celebrato messa il monsignor Vincenzo De Gregorio.

Al termine della celebrazione i genitori del bambino, che hanno chiesto il massimo silenzio sulla tragica vicenda che li coinvolti, sono intervenuti dall’altare per parlare ai presenti.

“Mio figlio era un puro e mi sono dato una immagine. Lui pescava. Pensando di aver preso un tonno, lo ha addentato e invece era un pesce velenoso”

ha detto commosso, il padre.

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