Più tristezza e meno voglia di fare: ecco il mal d’autunno

Con il cambio di stagione, possono farsi strada dei sentimenti sconfortanti e tristi che caratterizzano il così detto mal d’autunno.

mal d'autunno

Il mal d’autunno si fa strada, sempre più spesso, con l’arrivo del mese di settembre fatto di nuovi inizi e ripresa del lavoro.

Come individuarlo

Il cambio di stagione può portare a malumori e tristezze passeggere: si tratta del mal d’autunno. Già Ippocrate, 400 anni a. C., aveva individuato una relazione tra il cambio di stagione ed il cambio di umore. Il mal d’autunno, chimicamente parlando, il mal d’autunno è invece legato al cambio della luce, lo documentano alcuni studi di cronobiologia. La luce, infatti, influenza alcuni ormoni e la loro stimolazione, oltre che di alcuni neurotrasmettitori. Quando queste molecole cambia, cambia anche lo stato d’animo.

Il mal d’autunno deve essere distinto da un SAD ovvero, un Disturbo Affettivo Stagionale che è caratterizzato da un persistere di uno stato di tristezza e depressione. Infatti, il SAD si inscrive tra i disturbi cronici, poiché si verifica ad ogni cambio di stagione, e atipici perché le persone che ne soffrono, sono comunque in grado di ritagliarsi attimi di felicità.

Chi soffre di SAD, generalmente, verificherà anche un aumento della fame e delle ore di sonno. La spiegazione a questo fenomeno è di tipo scientifico. Infatti, con il cambio delle ore di luce, tra le molecole più coinvolte spicca proprio la melatonina, detta molecola del sonno. Meno ore di luce corrispondono ad una iper produzione di melatonina. Di qui la necessità di dormire di più. Si mangia di più, invece, a causa della mancanza di serotonina, che si altera proprio con la carenza di luce. Di conseguenza, si vorranno mangiare più carboidrati e zuccheri.

Non sempre è un disturbo patologico

Il mal d’autunno non sempre si inscrive tra i disturbi patologici. Con l’arrivo della nuova stagione, infatti, cambiano anche i ritmi della propria vita. Se questi cambiamenti non vengono affrontati positivamente, si rischia di esserne sopraffatti. Di conseguenza, si può soffrire di stress. Una situazione ulteriormente peggiorata dalla pandemia.

Il consiglio degli esperti è quello di provare a mantenere il controllo, evitando di essere sopraffatti. Ciò può essere fatto organizzandosi e programmando le proprie attività settimanali, senza rischiare di essere ingoiati dalla nuova routine.

 

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