Come cambia la spesa alimentare in tempi di pandemia

Con l’avvento della pandemia, la spesa alimentare è cambiata per molte persone. Un esempio? Si prediligono i cibi preparati a casa.

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Ad analizzare la spesa alimentare in tempo di pandemia ci ha pensato Nielsen.

Il carrello della spesa

Con il lockdown e l’incertezza di una pandemia per cui non si è ancora trovata una soluzione, la spesa alimentare delle persone si è modificata. A farne un’analisi dettagliata Nielsen sui consumatori italiani ed europei.

In queste settimane, dopo il boom del lockdown, gli acquisti alimentari sembrano essersi normalizzati. Questo perché i consumatori devono analizzare il proprio portafogli. I loro acquisti sono, dunque, condizionati dalla disponibilità economica.

Ecco quindi che si preferisce risparmiare sui cibi d’asporto e sui pasti consumati fuori casa, per prediligere, invece, i pasti casalinghi. I dati, del resto, parlano chiaro: tra i mesi di aprile e giugno, più della metà dei consumatori europei (il 66%), ha scelto di ridurre le spese. Tra queste spiccano i pasti pronti, i viaggi, il divertimento fuori dalle mura domestiche e l’abbigliamento.

Le categorie più acquistate

Nielsen è riuscita ad individuare le categorie merceologiche più vendute in questo periodo, che hanno una domanda in aumento.

In Gran Bretagna, nel mese di luglio, è aumentata del 15% la richiesta di champagne e del 19% quella di vino frizzante. Un’accelerazione che si è verificata anche in Russia e in Germania, di pari passo con whisky, gin e rum.

Nel nostro paese, sempre nel mese di luglio, è cresciuta la domanda di tinte per capelli fai da te (+18%). Persiste la voglia di cucinare in casa, anche post lockdown. Basti pensare che, la domanda di farina, è cresciuta del 55% a giugno, del 24% a luglio. Le massaie britanniche, invece, prediligono i preparati per torte, la cui richiesta è aumentata del 53% tra il mese di maggio e quello di luglio, rispetto al 2019.

I soldi spesi per riempire i carrelli della spesa sono rimasti più o meno costanti tra 2020 e 2019. A cambiare sono i tagli alle spese extra. Come si legge su Ansa, il capo della Intelligence Unit di Nielsen, Scott McKenzie ha affermato:

“i consumatori pongono maggiore attenzione ai loro acquisti. I consumatori dovranno cercare di riconciliare le abitudini di spesa adottate per anni con la nuova realtà che stiamo vivendo, dove priorità di salute e risparmio viaggiano in parallelo.”

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