Scuola, i presidi lanciano l’allarme: “Mascherine sufficienti per pochi giorni”

Il commissario straordinario dell’emergenza, Domenico Arcuri, promette che nessuna scuola resterà senza mascherine.

scuola mascherine
Le scorte di mascherine inviate alle scuole non basterebbero.

Nonostante la riapertura della scuola sia ormai imminente, le criticità attorno ad essa non si placano. Molti presidi, infatti, nell’ultimo periodo denunciano una quantità di mascherine distribuite che basterebbe solo per pochi giorni.

Le mascherine dovranno essere indossati da alunni e personale scolastico

Una quantità di mascherine per la scuola, stando a quando dichiarato da diversi presidi, che non basterebbe minimamente a ricoprire il fabbisogno, dato che quest’ultime non dovranno essere indossate solo dagli studenti ma anche dal personale scolastico.

A lanciare l’allarme è stata direttamente l’Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola. Nonostante le lamentele però il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, promette che ci saranno mascherine per tutti. Ad aggiungere ulteriore peso alla questione un’indagine avviata da “Cittadinanzattiva” la quale ha confermato la mancanza di mascherine.

Proprio per questo, infatti, come riportato da TgCom 24, alcuni presidi avrebbero chiesto alle famiglie di portarle da casa.

“Tutti gli studenti, l’intero corpo docente e la totalità del personale non docente avranno ogni giorno una mascherina chirurgica gratuita. Agli istituti di ogni ordine e grado sono già arrivati 41 milioni di chirurgiche.”

Questi i dati rilasciati tramite una nota da Arcuri, il quale specifica come è previsto l’arrivo di ulteriori 77 milioni di mascherine entro lunedì 14 settembre. Il problema però riguarda il futuro come ribadito da Giuseppe Panzardi, neo provveditore provinciale. Le mascherine, infatti, sono arrivate ma senza ulteriori carichi finiranno entro pochi giorni.

Le distribuzioni di mascherine potrebbero creare assembramenti

Inoltre, Panzardi aggiunge come anche la distribuzione potrebbe risultare complicata con il serio rischio che si creano assembramenti.

“Arrivano in pacchi da 30 o 50, difficile estrarle una alla volta. Bisogna capire come fare, servirà il buonsenso anche in questo caso”.

Insomma a pochi giorni, ormai, dalla riapertura di molti istituti italiani vi sono ancora parecchie incertezze legate al difficile anno scolastico che si prospetta a causa del coronavirus.

Impostazioni privacy