Robin Williams, la verità sulla malattia degenerativa che l’ha spinto al suicidio

Robin William, sei anni dalla sua morte: ecco la malattia che l’ha portato a compiere il gesto estremo

Robin Williams ricordo
Robin Williams

Oggi sono sei anni da quando Robin Williams ha lasciato per sempre questo mondo. Da tempo l’attore combatteva il suo male interiore che l’ha portato, 11 agosto del 2014, a compiere un gesto estremo.

Nonostante siano passati molti anni da quel triste giorno, il ricordo dell’attore Hollywoodiano è ancora vivo nei cuori di tutti quelli che l’hanno amato.

La morte di Robin Williams

Era 11 agosto del 2014 quando, all’improvviso, è giunta la notizia della morte di Robin Williams. L’attore si è tolto la vita impiccandosi nella sua casa. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore dei suoi familiari ma anche dei milioni di fan in tutto il mondo. Con i suoi personaggi aveva fatto ridere, piangere, sognare e riflettere e il suo suicidio, avvenuto a soli 63 anni, ha lasciato tutti senza parole.

Nelle settimane successive al tragico evento, si è scoperto che Williams ha scelto di compiere questo gesto estremo in quanto gli è stata diagnosticata una grave malattia neuro degenerativa che gli avrebbe concesso pochi anni di vita. Di recente, la moglie ha parlato degli ultimi giorni di vita di suo marito e la sua reazione quando ha scoperto di essere malato.

Il racconto di Susan Schneider

In una recente intervista, Susan Schneider ha raccontato lo stato d‘animo dell’attore prima di suicidarsi nella sua casa. La moglie del noto attore ha spiegato che se fosse andata bene avrebbe avuto tre anni di vita non semplici e, molto probabilmente, sarebbe stato internato.

L’attore aveva perso completamente il controllo della sua voce e soffriva d’ansia. In quei giorni, infatti, a Robin gli sono stati diagnosticati il morbo di Parkison e la demenza da corpi di Lewy.

Dietro al suo sorriso si nascondeva il dolore nel vedere la sua vita sgretolarsi.

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