Bologna, detenuta appicca un incendio in carcere: ferite due agenti

Rimaste coinvolte nell’incendio di Bologna due agenti, le quali sono state intossicate e ferite per spegnere le fiamme.

Bologna IncendioUn ennesimo episodio di violenza ha sconvolto il nostro paese. Ieri, lo scorso 1° agosto, infatti, una detenuta del carcere di Bologna avrebbe appiccato un incendio nella propria cella.

Nell’incendio sarebbero rimaste ferite due agenti

Nell’episodio sono stati coinvolte due agenti. La prima ha subito un’intossicazione a causa del fumo mentre l’altra è stata aggredita dalla detenuta riportando diverse lesioni. Fortunatamente per le due niente di grave, infatti, entro 5 giorni entrambe dovrebbero ristabilirsi senza problemi.

Un episodio grave prontamente commentato da Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Borrelli, vice segretario provinciale.

“Grazie all’immediato intervento della polizia penitenziaria è stato evitato il propagarsi dell’incendio che avrebbe potuto causare danni più gravi a cose e persone. Riteniamo ormai improcrastinabile la dotazione alla polizia penitenziaria di adeguati mezzi di protezione per difendersi dalle aggressioni; mezzi come il taser e gli scudi, atteso che quelli in uso sono obsoleti, in quanto risalenti ad oltre 40 anni fa”.

L’episodio ha riacceso la polemica sulle forniture degli agenti

Un rinnovamento dell’equipaggiamento reso necessario per la sicurezza e la salvaguardia degli agenti. Ma non solo, infatti, verrà richiesta l’introduzione del regime chiuso per i detenuti che non rispettano le regole e che saranno accusati di aggredire il personale.

Infine, anche Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia ha voluto omaggiare le due agenti rimaste ferite nell’incendio di Bologna. Anch’essa, infatti, ha ribadito la totale impotenza degli agenti se non muniti della giusta attrezzatura come i teaser.

“Non smetteremo mai di ringraziare la polizia penitenziaria per il prezioso impegno a tutela della sicurezza collettiva: è dovere del Governo garantire ai nostri agenti condizioni ottimali per poter svolgere un lavoro sempre più difficile e pericoloso”.

 

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