Caso Cucchi, processo depistaggi: “Sarebbe ancora vivo”, accuse della sorella Ilaria

Ultime udienze del processo sui depistaggi nel caso Cucchi, la sorella di Stefano teme nuove pressioni ai testimoni. Ecco cosa ha dichiarato Ilaria Cucchi.

Processo depistaggi sul caso Cucchi
Ilaria Cucchi e Stefano Cucchi

Secondo quanto emerge dalle udienze del processo ai depistaggi sul caso Cucchi, tutti sapevano cosa stesse accadendo a Stefano: la sorella Ilaria teme nuove pressioni ai carabinieri che stanno testimoniando.

Il processo ai depistaggi: Stefano sarebbe ancora vivo?

Dopo 11 anni dalla morte in carcere di Stefano Cucchi in seguito all’arresto per detenzione di droga, si stanno concludendo le ultime battute del processo sui depistaggi.

Tali azioni avvennero già nei giorni precedenti la morte ed il processo vede coinvolti alti ufficiali dell’Arma.

Il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, al termine dell’udienza conclusiva ha dichiarato come riporta Urbanpost:

“Tutti sapevano, l’avevano visto in terribili condizioni dopo averlo portato quì a Piazzale Clodio”

Secondo quanto emerso dalle testimonianze in aula infatti, Stefano apparve all’udienza di convalida del fermo già molto provato.

Era il giorno dopo l’arresto e Cucchi faceva fatica a camminare e presentava segni ed ematomi in volto.
Oltre a ciò chi aveva arrestato Stefano ricevette lettere in cui i superiori dispensavano lodi.

La sorella di Stefano si è battuta in questi anni per portare alla luce la verità ed al termine dell’udienza ha commentato quanto emerso:

“E’ terribile..se non fosse stato per i depistaggi e per i loro responsabili mio fratello, forse, sarebbe ancora vivo”

L’avvocato e Ilaria si riferiscono a quanto emerso dalla testimonianza di Giancarlo Silvia, Luogotenente della compagnia Roma-Casilina.

Ilaria Cucchi teme nuove pressioni al processo

Stefano Cucchi, vene arrestato a 31 anni nell’ottobre del 2009 perché ad un controllo fu trovato con un quantitativo di droga.

In seguito al suo arresto la famiglia ebbe poche notizie e dopo una settimana, il 22 ottobre, si seppe che Stefano era morto.

La vicenda giudiziaria è stata lunga e difficile e anche dopo la sentenza della Corte d’Assise di Roma che ha stabilito come la morte di Stefano sia stata un omicidio, le polemiche non si fermano.

Ilaria fa notare come a testimoniare siano carabinieri che si trovano faccia a faccia con gli stessi superiori che fuori dall’aula sono ancora in servizio e ciò può essere un problema.

“Temo che ancora una volta si vogliano mettere le mani sul mio processo”.

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