Francia, i maltrattamenti animali saranno puniti più duramente

La Francia è in procinto di aumentare le pene per i reati di maltrattamenti e crudeltà verso gli animali. Vediamo cosa prevede la nuova normativa.

Francia maltrattamenti animali

La Francia desidera aumentare le pene per i reati di maltrattamenti e crudeltà verso gli animali, creazione di un fondo nazionale per la protezione degli animali. Si pensa di modificare le pene in modo che siano più severe con carcere e multe. La proposta e stata fatta al Parlamento Europeo ed è stata proposta da Loïc Dombreval, deputato LaREM per le Alpi marittime. Le 120 proposte sono contenute in un rapporto lungo ben 300 pagine, che mira a migliorare, garantire e tutelare il benessere animale.

Le basi della proposta

In Francia la metà degli abitanti possiede almeno un animale domestico: cani, gatti ma anche uccelli o altri animali anche esotici. Sono in aumento le brutte storie di abbandoni e maltrattamento animale. Il deputato parigino Dombreval, presidente del gruppo di studi ‘Condizioni degli animali’. che ha portato alle proposte ha dichiarato:

“Ho scoperto che nell’attuale legge francese, se si degrada un bene pubblico, si rischia fino a sette anni di carcere e una multa di 100mila euro. Ma se tagli il tuo animale a metà dopo averlo maltrattato, la pena è tre volte inferiore”.

Ora in Francia se si uccide un animale si rischia una pena pari a due anni di carcere e una multa di 20.000 euro. I cugini d’oltralpe sono al primo posto in Europa per numero di abbandoni, maltrattamenti e abusi. Una situazione che richiede un’azione più incisiva che funga da deterrente.

https://www.facebook.com/LoicDombreval/photos/a.1588109514542347/3423243951028885/?type=3

Le altre proposte sono:

  • creare la nuova figura del garante dei diritti degli animali e si desidera rendere le pene più aspre, allo stesso livello di chi deturpa opere d’arte.
  • istituire un numero verde pensato esclusivamente per denunciare maltrattamenti,
  • vietare la vendita di animali nei negozi di animali, fiere, saloni, online in siti o sui social network
  • associazioni o i professionisti dovrebbero essere le sole a curare le adozioni con un sistema simile al nostro con controlli pre e post affido
  • porre l’obbligo di sterilizzazione dei gatti randagi oltre a istituire un fondo per la protezione e la gestione dei cavalli maltrattati e anziani
  • creare un portale internet a livello nazionale che tratta la protezione degli animali, raccolga le informazioni aggiornate essenziali per i proprietari, per chi desidera adottare, le associazioni di volontari e soprattutto per le forze dell’ordine e magistrati,
  • prevenzione al randagismo introducendo la necessità di un certificato (simile al patentino) che attesti la nostra conoscenza minima obbligatoria per acquisire un cane o un gatto.
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