Gibbone di Hainan, il primate più raro: il lavoro per evitare l’estinzione

Il gibbone di Hainan è il primate più raro al mondo a rischio d’estinzione. Gli esemplari stanno crescendo di numero.

Gibbone di Hainan

Il gibbone di Hainan il cui nome scientifico è nomascus hainanus, è a forte rischio d’estinzione ed è considerato il primate più raro al mondo. Il suo numero sta iniziando a crescere grazie alla nuova coppia che si è formata, il numero sta crescendo finalmente. Vivono sull’isola di Hainan e sono più di 30, un ottimo risultato che è un punto di partenza per cercare di salvare questa scimmia dall’estinzione.

Il lavoro per salvare l’animale

Nel 1950 c’erano sull’isola cinese vivevano circa 2000 gibboni ma solo 20 anni dopo, erano rimasti tra i 7 e i 9 esemplari a causa della distruzione dell’habitat e del bracconaggio. Possiamo ben capire che essere passati da questo numero agli attuali oltre 30 è un ottimo risultato

Queste scimmie occupano una foresta di 1.600 ettari di foresta, che si trova nella riserva naturale nazionale di Hainan Bawangling. L’anno passato gli abitanti del villaggio che si trova sull’isola, avevano notato il formarsi di una nuova coppia stabile. Le femmine hanno una pelliccia dorata, mentre i maschi hanno una pelliccia nera scorso, se si tratta di una relazione stabile nel periodo riproduttivo la coppia, se stabile, canta insieme.

Uno studio ha svelato la presenza della nuova coppia, redatto da Bosco Pui Lok Chan e Yik Fui Philip Lo del KFBG e Yanni Mo del Dipartimento forestale della provincia di Hainan. Philip Lo Yik-fui è il funzionario senior per la conservazione della Kadoorie Conservation di Hong Kong ed ha detto:

“Anche se i numeri sono ancora piccoli, si inizia ad intravedere un futuro per questo animale”

Il progetto di conservazione del gibbone di Hainan

Il progetto è iniziato nel 2003, quando sull’isola c’erano soltanto 13 gibbone di Hainan. La riserva non era adatta perché priva delle piante di fichi e litchi, gli alimenti preferiti di queste scimmie. L’ONG Kadoorie Conservation ha iniziato a monitorare la popolazione di gibboni, in modo da tutelare le scimmie dal bracconaggio. Ha inoltre piantato 80.000 alberi da frutto, in modo da replicare il loro habitat.

“I gibboni si stanno ora riproducendo a un ritmo stabile”

Ora si punta ad arrivare a 50 esemplari, per passare a in pericolo anziché all’attuale in pericolo critico.

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