Scontro Bonafede-Di Matteo: “Niente Dap dopo le minacce dei boss”. Il ministro smentisce

È scontro tra il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e il magistrato Nino Di Matteo, che avrebbe ricevuto la proposta di dirigere il Dap, poi ritirata dietro richiesta dei boss.

di matteo

Bufera sul guardasigilli Alfonso Bonafede: il magistrato Di Matteo ha infatti accusato il ministro di aver ritirato la sua offerta di candidatura al Dap, dopo il no di alcuni boss di mafia.

Scontro Di Matteo-Bonafede

È bufera sul ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Durante la trasmissione Non è l’Arena, in onda su La7, il Magistrato Nino Di Matteo avrebbe accusato il parlamentare di avergli offerto la candidatura al Dap, poi ritirata dietro richiesta dei boss.

Di Matteo ha raccontato di aver ricevuto una telefonata dal ministro nel 2018. Alfonso Bonafede gli chiese se fosse disponibile ad accettare l’incarico di capo del Dap o quello di direttore generale degli Affari penali.

“Io chiesi 48 ore di tempo per dare una risposta”

ha raccontato il magistrato.

Stando al racconto di Di Matteo, però, importantissimi capi mafia avrebbero detto no a quella nomina, perché avrebbe significato la loro fine.

“Andai a trovare il ministro dicendo che avevo deciso di accettare l’incarico al Dap, ma improvvisamente mi disse che ci aveva ripensato e nel frattempo avevano deciso di nominare il dottor Basentini”

ha continuato Di Matteo.

La replica di Bonafede

Il ministro della Giustizia ha replicatoin diretta alle accuse del magistrato, definendosi esterrefatto per quanto riferito da Di Matteo.

“Per me era più importante quello di direttore degli affari penali, più di frontiera nella lotta alla mafia ed era stato il ruolo ricoperto da Giovanni Falcone”

ha replicato Bonafede. Ruolo che però il magistrato rifiutò, dopo il sospetto che l’altro incarico gli fosse stato sottratto su richiesta dei capi malavitosi. Intanto le opposizioni hanno già chiesto il ritiro del ministro.

Impostazioni privacy