Domenico Arcuri, linea dura contro il coronavirus: “Non dobbiamo avere fretta di riaprire”

Domenico Arcuri si è pronunciato circa l’avvio della fase 2 dell’emergenza coronavirus sostenendo che bisogna essere cauti con le riaperture.

domenico arcuri

Per Domenico Arcuri, infatti, la stretta non potrà allentarsi anche se la diffusione della App potrà aiutare.

Riaperture senza fretta

Per Domenico Arcuri l’Italia è ancora in emergenza coronavirus. Mentre si inizia a parlare di riaperture, il commissario sul’emergenza ha affermato che il piano che dovrà essere attuato a partire dal 4 maggio è in preparazione.

La fase 2 è in arrivo grazie ai dati un po’ più confortanti circa i contagiati ed i ricoverati in terapia intensiva. Per la prima volta, infatti, il numero di ventilatori polmonari è superiore a quello dei ricoverati.

Nel corso della conferenza stampa, come si legge su Repubblica, Arcuri ha affermato che cautela e prudenza non vanno abbandonate poiché il virus c’è ancora ma, con le misure di contenimento, è stato contenuto. Un contenimento che è stato possibile con non poche vittime e con non poche restrizioni della libertà individuale.

La app di tracciamento 

Le misure di contenimento potranno essere allentate soltanto mappando con velocità i contatti. La mappatura è possibile grazie all’app Immuni utilizzabile nel rispetto della privacy del singolo. Arcuri ha affermato che:

“Siamo tutti consapevoli che sia uno strumento importante, non basta convincerci che serva, bisogna anche che rispetti due fattispecie fondamentali, la sicurezza e la privacy. Il contact tracing è uno strumento utile ma bisogna trovare un soddisfacente equilibrio tra i due principi”.

Un’applicazione di uso volontario e non obbligatorio. Inoltre, non ha smentito la possibilità che la app potrebbe essere sostituita da un braccialetto.

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