Sorelle annegate a Venezia, ipotesi suicidio: ritrovate abbracciate sul fondale

È il suicidio l’ipotesi più plausibile per la morte delle due sorelle annegate a Venezia nella notte tra martedì e mercoledì scorso.

sorelle annegate

Potrebbe essere un gesto volontario dietro la morte delle due sorelle annegate a Venezia.

L’incidente sul battello

Sono morte annegate le due sorelle di 39 e 43 anni cadute da un battello nella notte tra martedì e mercoledì scorso. Le due, Sanae e Bouchra, erano salite sull’imbarcazione partita intorno alla mezzanotte da Punta Sabbioni e diretta al lido di Venezia.

Come evidenzia anche Fanpage, le donne erano le uniche passeggere a bordo della motonave. Ad accorgersi della loro assenza era stato il comandante della nave, che, al momento dell’attracco ha notato le loro scarpe abbandonate sulla nave.

Allertati i sommozzatori e diverse squadre dei vigili del fuoco, che qualche ora dopo hanno ritrovato i corpi delle vittime sul fondale della Laguna.

Chi erano le due vittime?

Sanae e Bouchra, 39 e 43, erano due sorelle. Da dieci anni in Italia, lavoravano in ospedale, come dipendenti di una cooperativa.

L’identificazione è avvenuta grazie al ritrovamento del documento di una delle due. Sanae e Bouchra erano abbracciate: i sommozzatori le hanno trovate ancora mano nella mano.

I vicini di casa le hanno descritte come persone molto discrete e riservate. Vivevano in simbiosi: uscivano e rincasavano insieme. Nella loro permanenza in Italia non avevano mai dato nell’occhio, né avevano mai attirato l’attenzione.

Quello che si fa sempre più strada sulla loro morte è l’ipotesi di un gesto volontario. Tutti gli indizi acquisiti finora sembrano condurre verso un suicidio: dalle scarpe lasciate sotto i sediolini, alla bottiglia di liquore ritrovata mezza vuota.

Gli inquirenti indagano per capire cos’abbia potuto spingere le due donne a quel gesto così estremo. Dalle prime indagini, non sembrano essere emersi elementi particolari di disagio che possano aver portato Sanae e Bouchra a togliersi la vita.

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