Omicidio Lorena Quaranta, i genitori del fidanzato: “Anche noi abbiamo perso una figlia”

Parlano per la prima volta i genitori di Antonio De Pace, l’omicida di Lorena Quaranta, la 27enne uccisa dal fidanzato lo scorso martedì mattina.

lorena quaranta

L’autopsia sul corpo di Lorena Quaranta ha rivelato gli ultimi istanti di vita delle 27enne.

Autopsia sul corpo di Lorena Quaranta

È stata eseguita ieri l’autopsia sul corpo di Lorena Quaranta, la studentessa di medicina ucciso dal fidanzato all’alba di martedì scorso.

La ragazza è stata strangolata al termine di una lite da Antonio De Pace, studente di Odontoiatria.

Come evidenzia anche Fanpage, il ragazzo l’avrebbe accoltellata, per poi strangolarla. Prima di chiamare i Carabinieri, Antonio De Pace avrebbe vagato a lungo nell’appartamento che condivideva con la fidanzata.

In quei minuti, precedenti alla telefonata, ha provato a tagliarsi le vene. Poi, ha allertato le Forze dell’ordine, farfugliando al telefono poche parole sul delitto commesso.

Il messaggio dei genitori dei De Pace

Ieri pomeriggio il feretro di Lorena Quaranta è arrivato a Favara, suo paese d’origine. Nessun funerale, come impongono le restrizioni per l’emergenza coronavirus.

Ad aspettarla, un mare di lenzuola bianche, che hanno accolto così l’arrivo della bara. Una tragedia assurda che ha colpito la piccola cittadina in provincia di Messina.

Lorena studiava Medicina, a luglio si sarebbe laureata. L’ultimo saluto è stata una semplice omelia, recitata dal parroco del paese. Moltissime le lettere arrivate per renderle omaggio. Tra le tante parole, anche quelle dei genitori di Antonio De Pace.

“Abbiamo perso una figlia anche noi, è una tragedia gigantesca di cui siamo addolorati”

è così che i genitori del reo confesso hanno salutato la ragazza.

Il ragazzo ha fatto scena muta durante l’interrogatorio. Antonio De Pace, che in un primo momento aveva raccontato di aver ucciso Lorena perché gli aveva trasmesso il coronavirus, si è chiuso nel silenzio.

I carabinieri stanno analizzando telefonini e pc della vittima, per cercare di scoprire le reali motivazioni che si celano dietro il delitto.

 

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