‘Morirete depilate e con la messa in piega’. Terrificante sfogo sul Coronavirus: bomba a ‘Non è l’Arena’

L’ultima puntata di ‘Non è l’Arena’ è stata ravvivata dal colorito sfogo di Morena Martini. La sindaca di Rossano Veneto si è lasciata andare a brutali esclamazioni.

Massimo Giletti, conduttore di ‘Non è l’Arena’

Quarantena da Coronavirus. Tema ricorrente, ad andamento ciclico e inarrestabile. Scalda gli italiani, scuote il buonsenso e mobilita i tuttologi del web. Domenica 29 marzo, a dare la stura alle proprie opinioni su questo argomento è stata la sindaca di Rossano Veneto, Morena Martini.

La prima cittadina di Rossano Veneto non ci sta e critica tutte le donne che infrangono la quarantena per recarsi dal coiffeur e dall’estetista. Morena Martini se l’è presa con le cosiddette ‘sciure’ che con nonchalance seguitano a uscire da casa, malgrado le restrizioni imposte dal Governo.

Il durissimo sfogo a ‘Non è l’Arena’

Il brutale sfogo della sindaca di Rossano Veneto lo ha dovuto accogliere il conduttore di Non è l’Arena, Massimo Giletti. Durante la trasmissione di approfondimento giornalistico, in onda ogni domenica sera su La7, Morena Martini ha così sentenziato:

“Alle signore che vanno di nascosto dall’estetista o dal parrucchiere dico: morirete con la messa in piega e depilate, ma morirete”

L’intransigente sindaca ha ripetuto in tutte le salse che l’unico modo per tenere alta la guardia sul pericolo di contagio da virus Covid-19, è quello di rimanere nella propria abitazione ed evitare gli spostamenti, soprattutto se superflui.

Sebbene si tratti di un arduo sacrificio, Morena Martini ha ribadito l’importanza dell’isolamento domiciliare e ha attaccato tutte quelle donne irresponsabili, che antepongono la cura per il proprio corpo alla tutela della salute.

La reazione di Massimo Giletti

Durante l’ultima puntata di Non è l’Arena, il conduttore Massimo Giletti ha passato il proverbiale brutto quarto d’ora. Sebbene fosse legittimo, il feroce sfogo della sindaca Morena Martini non poteva che metterlo in scomodo imbarazzo.

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