Coronavirus in Ungheria, Parlamento attribuisce pieni poteri al Premier Orbán

Coronavirus: l’Ungheria voterà per conferire pieni poteri al leader di estrema destra Viktor Orbán

Spetta proprio al Premier Orban quando finirà lo stato di emergenza coronavirus: è quanto è stato votato a favore i deputati di Fidesz ed alcuni deputati dell’estrema destra.

In piena emergenza coronavirus la normativa prevede pene detentive per chiunque pensasse di diffondere informazioni false.

Il Premier Orban ha il potere di emanare decreti per tutto il tempo che ritiene necessario per contrastare l’emergenza Covid-19.

“Un mandato in bianco e nero per il governo ungherese senza clausola di tramonto non è la panacea dell’emergenza causata dal virus Covid-19 in Ungheria”,

sottolinea il Comitato ungherese di Helsinki e Amnesty International, in una nota congiunta.

“Abbiamo bisogno di forti garanzie sullo stato di diritto e misure di emergenza proporzionali e necessarie, non un governo illimitato per decreto che possa durare oltre l’attuale crisi epidemica”.

Emergenza Coronavirus in Ungheria: le decisioni ed i poteri del Premier Orban

Orban, al potere dal 2010, ha già chiuso scuole, confini con cittadini stranieri e limitato gli orari di apertura di negozi e ristoranti nel paese di 10 milioni di persone.

Il governo ungherese ha dichiarato lo stato di emergenza l’11 marzo, ma ha prorogato le norme di contenimento.

I partiti di opposizione hanno dichiarato sabato di voler discutere a tutto tondo sul disegno di legge prima che il Parlamento si riunisca.

L’obiettivo della proposta è consentire al governo ungherese di creare e mantenere in vigore i suoi decreti speciali.

“Nessuno sa per quanto tempo dobbiamo mantenere questo stato di crisi”,

ha sottolineato Mate Kocsis, capo del gruppo parlamentare del partito Fidesz al potere del sig. Orban.

Kocsis ha affermato che il Governo vuole approvare il disegno di legge in modo veloce e necessita del sostegno dell’80% dei Legislatori.

Inoltre, è stato chiesto ai partiti di opposizione di appoggiare la legislazione.

Il portavoce di Orban, Zoltan Kovacs, ha respinto le critiche al disegno di legge su Twitter, sostenendo che era

“abbastanza ragionevole”.

Ha twittato:

“È uno stato di emergenza, a proposito. Sono in gioco delle vite”.

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