Decreto Dignità e casino online: la situazione attuale per un gioco sicuro

Con all’approvazione del Decreto Dignità sono stati colpiti duramente settori come quello dei casino online e delle scommesse sportive su internet. Il tutto per garantire tutela agli appassionati del gioco e porre un freno al fenomeno sempre più dilagante della ludopatia.

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Le norme, tuttavia, fin dal primo momento non sono apparse chiare; una situazione che ha generato una diffusa confusione sull’argomento sponsorizzazioni e pubblicità nel gambling.

Dopo le nuove regole, infatti, sono arrivate le linee guida dell’Agcom, una pubblicazione piuttosto critica del quadro legislativo, in particolare sull’interpretazione del quadro normativo.

Qual è, allora, la situazione attuale? Quali le conseguenze prodotte dal Decreto Dignità ai casino oline AAMS?

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Qual è la situazione attuale per scommesse  e casino online?

Il quadro che emerge, dopo l’attuazione delle norme contenute nel Decreto Dignità e le linee guida fornite dall’Agcom (l’Autorità che di fatto deve vigilare ed emettere le sanzioni) continua ad essere abbastanza confuso.

Allo stesso tempo sono evidenti alcune certezze, delle indicazioni che consentono una certa operatività agli operatori del settore delle scommesse e dei giochi da casino online. Soprattutto a quei siti come italcasino.net che da sempre operano nel pieno rispetto delle norme, a partire dalla regolamentazione attuata da AAMS (oggi ADM).

Innanzitutto viene definita l’importanza del contesto, un concetto estremamente rilevante per capire come lavorare.

Secondo l’Agcom non è possibile vietare comunicazioni e attività offerte in ambienti dove l’utente entra in maniera consapevole, quindi siti web, piattaforme e riviste specializzate digitali o fisiche possono continuare ad operare.

In questi contesti è lecito dunque fornire informazioni su servizi e prodotti, poiché la presenza del consumatore è spontanea e non forzata. Il divieto è invece valido in ambienti che non si occupano solitamente di scommesse o attività legate ai giochi da casino online, in cui tali informazioni potrebbero essere fuorvianti.

Nella stessa maniera, i siti web possono continuare a puntare sul posizionamento organico, tramite l’indicizzazione sui motori di ricerca. Si tratta di un aspetto cruciale, poiché gli utenti che vogliono giocare hanno il diritto di trovare informazioni adeguate una volta che digitano delle chiavi di ricerca (query).

Inoltre, l’Agcom evidenzia il trattamento differente riservato alle società private rispetto ai servizi offerti dal monopoli pubblici, ovvero dallo Stato.

Questo punto è sicuramente il più complesso, infatti diventa evidente la posizione privilegiata di alcune lotterie e giochi nei confronti di altri, a netto vantaggio degli operatori pubblici.

Allo stesso modo sarebbe auspicabile una maggiore armonizzazione tra le normative italiane e quelle europee, per evitare situazioni di svantaggio competitivo tra aziende che devono rispettare normative differenti, pur operando nel medesimo settore.

Senza dubbio sarebbe augurabile maggiore chiarezza in materia, affrontando il tema in maniera non strumentale, senza un inutile proibizionismo. In particolare, non dovrebbero esistere delle eccezioni per alcuni player del settore, compresi quelli istituzionali, favorendo invece una comunicazione professionale di qualità, in grado di aiutare realmente l’utente.

Cosa dice il Decreto Dignità sui giochi da casino e scommesse

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Per capire qual è la situazione odierna è necessario intendere prima di tutto cosa dice la legge, ovvero quali sono le limitazioni effettive inserite all’interno del Decreto Dignità.

In particolare bisogna analizzare con attenzione l’articolo 9 del DL n.87 del 12 luglio 2018, in cui sono indicati i divieti di pubblicità per i giochi dei casino su intenet e le scommesse sportive, provvedimenti che hanno fortemente scosso il settore.

Il pacchetto è chiamato Misure per il contrasto alla ludopatia, un fenomeno piuttosto recente di cui non è ben chiaro quante siano esattamente le persone coinvolte, né è possibile determinare con precisione quali siano le cause di tale disagio.

Nell’articolo 9 si vieta di fatto qualsiasi tipo di pubblicità, sia diretta che indiretta, realizzata su qualsiasi mezzo di comunicazione che riguardi servizi di giochi e scommesse sportive in cui sono previsti premi e vincite in denaro.

Nel dettaglio viene di fatto abolita la possibilità per le società di fare pubblicità ai propri servizi, limitazione estesa ad ogni mezzo, da internet alle manifestazioni sportive, comprese le trasmissioni televisive, radiofoniche e ovviamente anche la stampa tradizionale.

Subito dopo però arriva la prima eccezione. Infatti, il Decreto Dignità non interessa le lotterie nazionali a estrazione differita, le manifestazioni locali e l’esposizione dei loghi AAMS sul gioco sicuro, promosso dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

In caso di violazione è prevista una sanzione pari al 5% del valore della sponsorizzazione o pubblicità, partendo da un minimo di 50 Mila euro per ogni episodio.

La confusione legislativa appare evidente, infatti non è prevista alcuna progressività sanzionatoria, soprattutto per quanto riguarda i soggetti più deboli, tra cui piccoli editori e società con un fatturato limitato.

Inoltre, le misure si applicano soltanto alle aziende con sede in Italia, creando quindi una discriminazione rispetto agli operatori esteri.

Cosa dice l’Agcom in merito alle misure del Decreto Dignità

Come era prevedibile, l’articolo 9 del Decreto Dignità ha scosso profondamente il settore del gambling, in particolare creando una situazione di diffusa confusione in merito a ciò che è o meno consentito.

Il 18 aprile 2019 si espresso sull’argomento l’Agcom, l’Autorità per le garanzie e le comunicazioni, indicata ufficialmente come responsabile del monitoraggio e delle relative azioni sanzionatorie. L’ente ha sentito in merito diverse associazioni di categoria, gruppi editoriali e aziende del settore.

Il risultato è stato la pubblicazione di una serie di linee guida, posizioni che hanno creato non poche discussioni e dibattiti. In particolare l’Agcom conferma l’importanza nel contrasto alla ludopatia, per cercare di contenere un fenomeno in crescita secondo quanto riportato da alcuni studi scientifici.

Tuttavia, riconosce una differenza fondamentale tra le operazioni pubblicitarie e quelle meramente comunicative, distinguendo di fatto le sponsorizzazioni che possono invogliare al gioco rispetto alle informazioni di tipo descrittivo.

Secondo l’Agcom è importante analizzare il contesto e la forma utilizzata per la comunicazione di prodotti e servizi, legati sia ai giochi da casino online che alle scommesse. Per fornire informazioni precise e dettagliate è dunque possibile inserire riferimenti funzionali, aggiornando l’utente sui servizi offerti dalla società.

In poche parole si può parlare di scommesse sportive e di casino virtuali, purché ciò avvenga in un ambiente adeguato e con una forma adatta al tipo di messaggio da trasmettere.

Rimangono escluse dal divieto anche le comunicazioni tra operatori del settore, B2B, in questo caso includendo non solo le note informative ma anche quelle promozionali, poiché non raggiungono il consumatore finale ma soltanto società specializzate in questo genere di servizi.

Allo stesso modo i portali come https://www.italcasino.net possono essere indicizzati sui motori di ricerca, posizionandosi per le ricerche organiche. Fanno però eccezione le attività a pagamento (Google ads ad esempio), che permettono di apparire in cima ai risultati dietro compenso.

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