Emergenza Coronavirus: Eurogruppo pronto a fare di tutto (whatever it takes)

Crisi Coronavirus: la possibile “ricetta” dell’Eurogruppo

Nel pieno dello tsunami coronavirus l’Eurogruppo è pronto “a fare tutto il necessario” (whatever it takes) per sostenere la ripresa economica dell’Eurolandia.

Per ristabilire la fiducia degli investitori, delle imprese e dei cittadini è stato iniettato nel sistema un ammontare di risorse pari all’1% del PIL UE.

Molto probabilmente il Patto di Stabilità verrà sospeso, confermata la flessibilità sul deficit, gli aiuti di Stato ed è possibile un ricorso al Mes.

Ma la situazione è tutta in divenire e per ora si tratta solo di possibili interventi.

Emergenza Coronavirus: chiuse le frontiere dell’Eurolandia

In piena emergenza coronavirus, l’Eurolandia chiude le frontiere esterne: la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha spiegato di aver proposto

“una restrizione temporanea per tutti i viaggi non essenziali verso l’Ue, per trenta giorni, ma da prolungare se necessario”.

La finalità del blocco e della chiusura delle frontiere è quella di evitare di

“appesantire ulteriormente i sistemi sanitari”.

Crisi Coronavirus in Europa: taglio tasso di crescita del 2/2,5%

Possibile taglio alla crescita dell’Eurolandia fino al 2,5%, è quanto rivelato dal Commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni.

Ciò che occorre adesso, in piena crisi sanitaria ed economica cagionata dal coronavirus, è una risposta che possa fare fronte alla gravità della situazione.

Grazie alle misure ed agli interventi presi dell’Eurogruppo l’obiettivo è di assestare la crescita negativa intorno al -1,1%.

Emergenza Coronavirus: le misure prese dalla Germania

I casi dei contagi in Germania

“crescono piuttosto velocemente”.

La Baviera si è auto isolata e ha dichiarato lo stato di calamità.

La Cancelliera Angela Merkel ha varato

“misure straordinarie ma necessarie”

per ridurre i contatti sociali.

Emergenza Coronavirus: la “ricetta£ del Premier Boris Johnson

Cresce l’allarme anche in Gran Bretagna dove il numero di contagi è cresciuto esponenzialmente.

Via allo smart working, stop di tutti i viaggi non necessari e rinuncia ai contatti sociali.

Spagna si isola e “sigilla” i confini

Dopo Repubblica Ceca, Austria, Danimarca, Polonia, Lituania e Germania, anche la Spagna si isola e “sigilla” i confini.

Intanto, il numero dei contagi cresce esponenzialmente.

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