Coronavirus: secondo la Gran Bretagna l’emergenza durerà 12 mesi

Tsunami Coronavirus: ecco l’approccio scientifico adottato da Boris Johnson

In piena emergenza dell’epidemia coronavirus spunta l’approccio rigorosamente scientifico adottato dalla Gran Bretagna del Premier Boris Johnson.

Secondo la Gran Bretagna ha scelto di affidarsi alla scienza e l’unica soluzione è l’immunità di gregge.

Il Premier Boris Johnson ha invitato il popolo inglese a sputarsi in faccia per accelerare “l’immunità di gregge”.

Un’asserzione piuttosto “bislacca” utile per sdrammatizzare la situazione di terrore, paura e ansia in cui stiamo vivendo.

Lo stesso Premier Johnson avrebbe affermato:

“L’obiettivo è che il 60% dei britannici contraggano il virus per sviluppare l’immunità di gregge, prepariamoci a perdere molti nostri cari”.

Emergenza: Boris Johnson “parla” al cervello del popolo

Contrariamente al Premier Conte che “parla” all’emotività del popolo tricolore, il Premier britannico Boris Johnson ha deciso di “parlare” al cervello del popolo britannico, rinunciando a puntare sull’emotività.

Il Premier britannico avrebbe deciso di spiegare con rigore scientifico cosa sta accadendo realmente a seguito dell’emergenza Coronavirus.

“Prepariamoci, perchè altre famiglie perderanno i loro cari. Non stiamo affrontando una semplice influenza, ma sta iniziando la peggiore crisi di salute pubblica di un’intera generazione”,

ha detto il premier Johnson.

Il Covid-19 è una patologia virale molto pericolosa che colpirà la maggior parte della popolazione e molte famiglie perderanno i propri cari prima del tempo.

Insomma, il Premier Boris Johnson, senza usare mezzi termini, ha sottolineato che non è assolutamente possibile sfuggire alla realtà.

Nel suo discorso al popolo britannico presenta il team di esperti

“che ci aiuterà a superare nel modo meno doloroso possibile questa crisi”.

Tra i principali esperti troviamo il Chief Medical Officer, Chris Whitty, definito come

“il calmo esperto di cui abbiamo bisogno per affrontare la crisi”,

e il chief scientific adviser Patrick Vallance, il quale avrebbe rivelato:

“Non possiamo impedire del tutto che il contagio si propaghi, e non è nemmeno desiderabile, perchè dobbiamo creare una certa immunità nella popolazione per proteggerci anche in futuro”.

Sono loro i fautori dell’approccio scientifico adottato dal Governo britannico.

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