Dl Coronavirus: Come funziona la Cassa Integrazione in deroga?

Cassa Integrazione in deroga “zone rosse” colpite dal Coronavirus

Il decreto legge n. 9/2020 ha introdotto disposizioni utili e volte ad assicurare un primo sostegno economico ai cittadini e alle imprese colpite dall’emergenza di diffusione del coronavirus.

Il Dl Coronavirus ha adottato le prime misure volte a sostenere i lavoratori e sono stati stanziati i primi finanziamenti a sostegno dei lavoratori e delle imprese per fronteggiare l’epidemia coronavirus.

Il Governo Conte ha predisposto il provvedimento che prevede l’estensione dell’efficacia delle misure adottate in tutta Italia, tra cui la Cassa Integrazione in deroga, il sostegno ai lavoratori autonomi, il fondo di integrazione salariale, lo smart working, i congedi straordinari per i genitori e i voucher per pagare i servizi di baby sitting.

Scopriamo in questa guida di Letto Quotidiano come funziona la Cassa Integrazione Ordinaria e come accedere a questo strumento.

Dl Coronavirus: come funziona la Cassa Integrazione in deroga?

Per capire come accedere e come funziona la Cassa Integrazione in deroga è necessario leggere l’articolo 13 del Decreto Legge n. 9/2020.

In caso di sospensione e di riduzione dell’attività lavorativa per emergenza da coronavirus sul territorio nazionale, ma soprattutto nelle zone rosse, l’attivazione della cassa integrazione è stata semplificata rispetto alle forme ordinarie.

Le aziende con stabilimenti e sedi operative ubicate nei comuni della c.d. zona rossa, ovvero le aziende con unità produttive al di fuori delle province “a rischio”, sono le principali destinatarie della misura.

In questo caso, vista l’emergenza del Coronavirus, il datore di lavoro non deve attivare la procedura sindacale di cui all’art. 14, comma 1 e 4 del D.Lgs. 148/2015 e non è soggetto alla comunicazione preventiva.

Cassa Integrazione in deroga zona rossa coronavirus: come funziona?

La concessione della misura di sostegno è concessa per un periodo massimo di tre mesi a partire dal 23 febbraio 2020.

Ciò riguarda solo le Regioni interessate (“zona rossa”) che dovranno trasmettere la domanda all’INPS in modalità telematica entro quarantotto ore dall’adozione.

Inoltre, è necessario allegare la lista dei beneficiari.

Il datore di lavoro è obbligato ad inviare all’INPS tutti i dati necessari per il pagamento dell’integrazione salariale.

 

 

 

Impostazioni privacy