Valanga killer in Georgia: 3 italiani morti ed un ferito

Valanga in Georgia: 3 italiani morti

Tre turisti italiani sono morti a causa di una valanga nel comune mestiano della Georgia.

Lo ha riferito la compagnia statale georgiana per lo sviluppo di località montane.

Come riportato da Russian Art, tre turisti italiani sono morti in Georgia a causa di una valanga.

Secondo le prime informazioni, il gruppo di sciatori italiani sarebbe entrato nella “zona pericolo valanghe” nella parte superiore di Tetnuld, dove “c’erano segnali di avvertimento”.

Due persone sono rimaste incolumi, una ha subito numerose fratture e tre sono state trovate senza vita.

La news è stata annunciata da rappresentanti della società pubblica della Georgia che si occupa di turismo invernale.

Due settimane fa, nella stessa zona, era morto un turista ucraino sempre a causa di una valanga.

Pericolo valanghe in Georgia: la topografia geologica

Le strade principali in alcune regioni della Georgia sono chiuse o limitate a determinati tipi di veicoli a causa della neve intensa, del ghiaccio e del rischio di valanghe.

Sul tratto della strada Tbilisi-Senaki-Leselidze vicino al villaggio di Igoeti, il traffico è sotto la supervisione della polizia di pattuglia mentre i lavori di pulizia della neve vengono eseguiti contemporaneamente.

Ogni anno sono migliaia le vittime e le auto che si schiantano a causa delle cattive condizioni meteorologiche.

La complicata topografia della Georgia, contribuisce spesso ad aggravare la formazione di vari disastri naturali come: alluvioni / inondazioni, valanghe di neve, frane, frane, ecc.

Georgia: in aumento le catastrofi idrometeorologiche naturali

Negli ultimi decenni, a causa del cambiamento climatico, sul territorio della Georgia si è osservata la tendenza alla crescita dell’intensità e della frequenza delle catastrofi idrometeorologiche naturali.

Questi eventi causano danni economici significativi e spesso si concludono con vittime umane.

Sul territorio della Georgia si contano 5.000 bacini di valanghe che mettono in pericolo fino a 1100 insediamenti, anche strade e altre costruzioni di comunicazione.

(in aggiornamento)

 

 

 

 

 

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