Wuhan, uccide due agenti al posto di blocco. Condannato a morte: “Tentava la fuga”

A Wuhan un uomo è stato condannato a morte dopo che ha tentato la fuga uccidendo due agenti. Voleva scappare dalla città epicentro del coronavirus.

Wuhan, uccide due agenti al posto di blocco. Condannato a morte: "Tentava la fuga"
Coltello e Coronavirus. Fonte: Pixabay

Condanna a morte per un uomo che ha tentato la fuga da Wuhan e ha ucciso due agenti al posto di blocco. Una vicenda drammatica alle porte della città simbolo del coronavirus.

Uccide due agenti per scappare da Wuhan

I media locali hanno tenuto la notizia riservata sino a poche ore fa, ma il 6 febbraio è accaduto qualcosa di molto particolare all’interno della città cinese simbolo del coronavirus.

Un uomo ha forzato un posto di blocco uccidendo due agenti con un coltello, proprio per scappare da quella città “fantasma”. Secondo quanto emerge dalle agenzie locali, un cinese era a bordo di un minvan insieme ad un’altra persona.

Il ragazzo di 23 anni è stato così fermato dagli agenti all’altezza  di Luo Meng a Honge. Non c’è stata collaborazione da parte sua e anche il passeggero del minivan ha cercato scappare e forzare il posto di blocco. In quel momento gli agenti hanno deciso di riprendere tutta la scena ma il ragazzo di 23 anni tira fuori un coltello e si scaglia violentemente contro il primo agente.

Il secondo agente va in soccorso del collega e anche lui viene raggiunto da una coltellata: entrambi i funzionari sono morti a seguito delle lesioni riportate.

Ragazzo condannato alla pena di morte

Il ragazzo di 23 anni si è arreso e ha confessato il suo crimine, ma il primo marzo il tribunale si è espresso condannandolo a morte.

Il posto di blocco era stato predisposto al fine di controllare le persone proprio per evitare la diffusione del virus e il ragazzo ha fatto di tutto per non sottoporsi ai doverosi e obbligatori controlli – uccidendo due persone.

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