Grecia, migranti respinti a bastonate. Turchia: “La Ue li accolga, non possiamo fermarli”

Migranti presi a bastonate perché non desiderati nel porto. A compiere il gesto la guardia costiera greca.

migranti

Il video dei migranti trattati male è stato diffuso da Ankara.

La Turchia accusa la Grecia

La guardia costiera greca è stata accusata dalla Turchia di aver preso a bastonate dei migranti pur di non farli attraccare sul territorio. La denuncia vorrebbe anche che siano stati esplosi alcuni colpi con lo scopo di affondare il barcone. I colpi sarebbero stati di avvertimento ma i bastoni sarebbero stati comunque usati per allontanare il gommone. L’episodio sarebbe accaduto al largo delle isole greche.

L’attacco è arrivato da Mevlut Cavusoglu, il ministro degli Esteri di Ankara che ha affermato che il flusso dei migranti non può essere bloccato in alcun modo e devono essere fatti entrare in Europa. La Turchia non può arginare il fenomeno di migrazione, ha continuato il ministro nel corso di una conferenza stampa ad Ankara con Dominic Raab, ministro britannico. Come si legge su TgCom24 egli ha affermato:

“le istituzioni Ue devono rispettare i valori umanitari comuni”.

Rafforzati i controlli alle frontiere marittime

Kyriakos Mitsotakis, il Presidente del Consiglio Greco, in diretta da Evros (Grecia) ha affermato che il compito della Grecia è quello di essere una sorta di porta d’Europa al traffico dei migranti. L’Unione Europea, però, non è stata in grado di far fronte efficacemente alla crisi dei migranti.

Benché i controlli alle frontiere marittime siano stati aumentati, Atene non riesce a gestire l’emergenza. Sono sempre di più i migranti che vogliono attraccare sulle isole greche. In particolare, alle frontiere terrestri greche e bulgare, sono oltre 13 mila le persone che si accalcano per tentare l’ingresso e 130 mila alle frontiere turche.

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