Elezioni Israele: vittoria di Netanyahu
In meno di 12 mesi gli israeliani sono stati chiamati alle urne per la terza volta.
Il partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu è destinato a diventare il più grande partito di Israele, secondo gli exit poll pubblicati poco dopo la fine delle votazioni alla terza elezione del paese in un anno.
Tuttavia, né Netanyahu né il suo principale rivale Benny Gantz hanno una chiara maggioranza della Knesset.
Un’alleanza di fazioni a maggioranza araba ha mantenuto la sua posizione di terzo partito del parlamento israeliano.
Yisrael Beiteinu di Avigdor Lieberman e l’alleanza di sinistra laburista-Gesher-Meretz hanno perso terreno.
“Abbiamo vinto contro ogni previsione “,
ha detto Netanyahu.
“Ci hanno elogiato, ma abbiamo prevalso. Abbiamo trasformato i limoni in limonata. Abbiamo trasformato Israele in una superpotenza, abbiamo alimentato nuove connessioni con i leader mondiali, compresi più leader di quanti tu possa immaginare nel mondo arabo e musulmano”,
ha commentato Netanyahu.
Elezioni Israele: alta affluenza alle urne
Come riporta The Jerusalem Post l’affluenza alle urne alle 20:00 è stato del 65,5%, un aumento dell’1,8% dalle elezioni di settembre e il tasso di affluenza alle urne più elevato dalle elezioni del 1999.
La maggior parte dei 10.631 seggi elettorali è rimasta aperta fino alle 22:00, consentendo a 6.453.255 elettori israeliani di votare.
14 i seggi speciali per i 5.630 israeliani messi in quarantena a causa dell’esposizione al coronavirus.
Nelle elezioni del 9 aprile, il 68,46% degli elettori ammessi ha votato, con il 69,83% dei voti nella gara del 17 settembre.
Elezioni Israele: bassa affluenza a Tel Aviv
Sia il primo ministro Benjamin Netanyahu che il leader Benny Gantz hanno espresso preoccupazione per una minore affluenza nelle aree in cui i loro partiti hanno ottenuto buoni risultati nelle recenti elezioni.
Gantz ha affermato che si aspetta che gli attuali alleati politici di Netanyahu si uniscano con Blue e White, promettendo che
“le sorprese arriveranno ancora”.
