Turchia: inizio delle operazioni contro il regime siriano

Turchia: inizio dell’Operazione Spring Shield

Un drone del governo siriano è stato abbattuto nella provincia di Idlib nord-occidentale della Siria.

Questo evento ha segnato l’inizio di un’operazione militare, venendo a rispondere all’uccisione di 34 soldati turchi.

A rivelarlo è stata la stessa Agenzia di Stampa turca Anadolu.

Il ministro della Difesa turco Şule Akar ha annunciato il via dell’Operazione Spring Shield e ha sottolineato:

“Circa 2.200 truppe del regime siriano, un drone, otto elicotteri, 103 carri armati, decine di urlatori e tre sistemi di difesa aerea sono stati neutralizzati”.

L’obiettivo della Turchia è stoppare i crescenti e continui massacri e la migrazione di massa.

Il ministro della Difesa turco Şule Akar ha affermato che

“la Turchia si aspetta che la Russia utilizzi la sua influenza per porre fine agli attacchi del regime siriano e al suo ritiro ai confini dell’accordo di Sochi”.

Strage di soldati turchi nel raid aereo siriano su Idlib: Erdogan minaccia Damasco

In Siria abbiamo assistito nelle ultime settimane di febbraio all’ennesima catastrofe umanitaria dato che sono quasi 700.000 gli “sfollati” in fuga dalla Siria.

Se attaccati i turchi saranno pronti a colpire la Siria.

Duri scontri nella notte tra le milizie governative

Come riporta Il Fatto Quotidiano si rischia una nuova escalation del conflitto in Siria dopo che nella notte tra giovedì e venerdì gli eserciti di Russia sono arrivati allo scontro con raid aerei e lancio di missili.

Come riportato dall’Agenzia di stampa statale SANA:

“Qualsiasi aereo che viola il nostro spazio aereo sarà trattato come un aereo nemico che deve essere abbattuto”.

Russia-Turchia: raggiunta intesa per ridurre le tensioni ad Idlib

Ieri mattina Russia e Turchia hanno raggiunto un’intesa per ridurre le tensioni ad Idlib.

“Entrambe le parti hanno confermato l’obiettivo di ridurre le tensioni sul terreno continuando la guerra ai terroristi riconosciuti come tali dal Consiglio di Sicurezza”,

ha sottolineato il ministero degli Esteri russo.

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