Treno deragliato a Lodi, “Non ho potuto vederlo”: le parole struggenti della moglie del ferroviere

Intorno al dramma del treno deragliato a Lodi non si placano le polemiche, ora la moglie di uno dei ferrovieri morti rivela dei particolari toccanti.

Treno deragliato a Lodi
Treno deragliato a Lodi, il ferroviere morto Giuseppe Cicciù

Una tragedia per cui si cercano ancora le motivazioni ma che lascia un dolore inspiegabile, nella vicenda del treno deragliato a Lodi emergono le parole struggenti della moglie di Giuseppe Cicciù che ricorda la telefonata mai arrivata.

La tragedia del treno deragliato a Lodi

Era il primo treno del mattino, il Frecciarossa che da Milano parte tutti i giorni alle 5.10 diretto a Salerno. Nessuno poteva immaginare però la tragedia che si sarebbe consumata il 6 febbraio.
Il treno, deragliato in zona Ospedaletto Lodigiano ha causato la morte di due macchinisti e il ferimento di 31 persone.
Le cause, tutt’ora al vaglio degli inquirenti darebbero come probabile uno scambio non posizionato correttamente, come affermato da Domenico Chiaro, Procuratore della Repubblica come riporta Il Messaggero:

“Il treno è deragliato all’altezza di uno scambio che doveva essere posto in una certa posizione e così non era”

 

Il ricordo struggente della moglie

La moglie di una delle due vittime, il macchinista 51enne Giuseppe Cicciù ha deciso di parlare per ricordare il marito e quei tremendi attimi di quella giornata.

Paola Gesualdo ha svelato al Corriere della Sera infatti come la ferita per la perdita del marito sia ancora più profonda perché del tutto inaspettata.

“Giuseppe di solito ogni volta che lavorava con il primo turno mi chiamava per darmi il buongiorno”

Ma così non era accaduto quel giorno e la cosa aveva insospettito ma non avendo guardato la tv quella mattina, non si era resa conto dell’accaduto fino a dopo le 8, quando era tornata dall’aver accompagnato a scuola il figlio di 14 anni.

La donna, che viveva con il marito a Cologno Monzese, ricorda anche che il dolore per la perdita è stato accentuato anche dal fatto che le è stata negata la possibilità di vederlo per l’ultima volta.

Né a lei né ai familiari arrivati da Reggio Calabria in particolare la madre Elena, e le sorelle Teresa e Giusy, è stato infatti possibile vedere Giuseppe nella camera mortuaria.

I funerali

Nella Parrocchia di San Giuseppe di Cologno Monzese i funerali di Giuseppe Cicciù si sono tenuti ieri pomeriggio, 11 febbraio e la partecipazione di colleghi ferrovieri e gente comune è stata massiva e comossa.

Erano presenti anche alcune autorità tra cui Pierluigi Castelli presidente Fs, Paola De Micheli ministro dei Trasporti e Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia.

I colleghi hanno letto parole commoventi per il loro amico scomparso:

“Un macchinista non muore mai..ci mancherai maestro, buon viaggio”

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