Don Delfino, chi è la suor Divja che gli ha salvato la vita con il suo gesto

Chiesa di San Francesco di Sestri Ponente a Genova: accoltellata Suor Divja, la sorella minuta dal carattere deciso che ha salvato Don Delfino

“Non me lo aspettavo”,

ripete suor Divya Naduvilathajil, 30 anni, indiana del Kerala, che il 31 gennaio è stata accoltellata durante la messa da un uomo entrato nella chiesa di San Francesco di Sestri Ponente a Genova.

L’aggressore sarebbe un parrocchiano conosciuto da Don Delfino, con gravi problemi psicofisici alle spalle.

La giovane suora indiana, dal carattere di ferro, si è lanciata sul vecchio 85enne Don Delfino per proteggerlo.

Secondo la testimonianza della madre superiora della congregazione delle Figlie della Divina Provvidenza di don D’Aste, Suor Divya è rimasta sorpresa da quanto le è accaduto perché l’uomo munito di coltello, pur essendosi diretto verso Don Delfino, non aveva compiuto contro di lui atti di violenza.

Suor Divya: “scossa da quanto accaduto”

La sorella trentenne, “Angelo custode” ha trascorso la notte abbastanza bene anche se è

“evidentemente scossa da quanto accaduto», ed «al momento non ha molta voglia di parlare”

Venerdì 1 febbraio Suor Divya ha ricevuto la visita dell’arcivescovo di Genova, Cardinale Angelo Bagnasco, che l’ha ringraziata per il suo gesto e il suo coraggio, assicurandole un ricordo nella preghiera.

Genova: celebrazione messa “per chi si è spaventato”

Ieri il sacerdote Don Giobatta Delfino, alle nove, ha celebrato messa proprio vicino all’altare dove si è quasi consumata una tragedia.

Il parroco nell’omelia ha detto

“questa messa è anche per chi si è spaventato ieri”.

Genova, Aggressione Don Delfino: chi è l’aggressore?

L’aggressore entrato in chiesa inneggiando al diavolo è Dario Mornaghino, genovese di 57 anni residente a pochi passi dalla chiesa dove è stata ferita Suor Divya.

L’uomo è un disoccupato, seguito dai servizi mentali: vive in uno stato di depressione cagionata dalla perdita dei due genitori e dall’esistenza difficile.

Con in mano una mannaia l’uomo si sarebbe diretto verso l’altare e avrebbe esclamato:

“Oggi è il giorno del coltello, Satana me lo ha ordinato”.

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