Brindisi, medici aggrediti in sala operatoria: costretti a sospendere l’intervento

Medici aggrediti in un ospedale di Brindisi durante un intervento chirurgico: i sanitari costretti a sospendere l’operazione.

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Vile aggressione ai danni del personale medico in un ospedale di Brindisi: cosa è accaduto?

Medici aggrediti a Brindisi

Ennesima aggressione ai danni del personale sanitario. Questa volta però la situazione assume connotati più preoccupanti, visto che l’aggressione è avvenuta nel bel mezzo di un’operazione chirurgica. 

Come riporta anche Tgcom24, l’aggressione è avvenuta nella tarda serata di ieri, quando alcune persone, parenti di un paziente, hanno strattonato una guardia giurata per riuscire ad introdursi nella sala operatoria e parlare con il primario.

La guardia giurata ha allertato le forze dell’ordine e nell’ospedale Perrino di Brindisi sono intervenuti polizia e carabinieri.

Il primario e la sua equipe erano impegnati in sala operatoria in un delicato intervento per un aneurisma all’aorta, quando alcune persone sono entrate a forza nella sala.

I medici sono stati verbalmente aggrediti e l’equipe ha dovuto fermare l’intervento per qualche minuto, cercando di riportare la calma.

L’Ordine dei medici chiede più sicurezza

L’Ordine dei medici ha inviato una nota per denunciare quanto accaduto al Perrino e chiedere maggiore sicurezza per il personale sanitario.

Troppi gli episodi di violenza perpetrati ai danni di medici ed infermieri, ha fatto sapere il presidente dell’Ordine, Artutro Oliva, e il personale sanitario sarebbe esasperato dai continui attacchi subiti.

Oliva ha quindi chiesto maggiori controlli per garantire la sicurezza del personale sanitario, che attendono queste garanzie da anni. L’Ordine ha chiesto anche l’installazione di telecamere e il ripristino della polizia h24.

L’operazione in cui erano impegnati i medici aggrediti, dopo qualche minuto di stop forzato, è andata avanti e si è risolta nel migliore dei modi. Lo stesso è accaduto per il paziente i cui parenti hanno messo in atto l’aggressione, chiedendo l’intervento del primario.

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