Iran, aereo abbattuto da un missile: studenti in rivolta scendono in piazza

Incidente aereo in Iran: Teheran ammette di averlo abbattuto  per errore. Migliaia di studenti scendono in piazza contro il regime

iran

L’Iran ammette di aver colpito il Boeing con un missile. Pesanti accuse dal presidente.

Aggiornamento ore 17.00

Altissima tensione tra i manifestanti: a causa degli scontri la polizia si è vista costretta a sparare.

Aereo abbattuto dai missili

L’Iran ha ammesso le sue responsabilità. Il Boeing 737 della Ukraine Airlines, partito dall’aeroport Imam di Teheran e precipitato un paio di minuti dopo il decollo, è stato abbattuto da un missile iraniano. 

Le forze di difesa aerea hanno scambiato il velivolo per un aereo nemico e lo hanno colpito con un missile. A bordo del Boeing, 176 persone, tutte morte.

Intanto, il presidente iraniano, Hassan Rouhani, come evidenzia anche La Repubblica, ha pubblicato un tweet di scuse, promettendo l’arresto e la persecuzione della tragedia.

“Coloro che sono coinvolti nello schianto dell’aereo ucraino saranno presto processati”

ha assicurato il presidente. A convincere il governo ad ammettere l’errore e raccontare la verità su quanto accaduto nei cieli di Teheran è stato l’ayatollah Ali Khamenei, che ha ordinato di pubblicare i risultati delle indagini, invitando le forze armate a non commettere più errori del genere.

Diretto responsabile dell’abbattimento del Boeing è il generale delle Forze aeree iraniane, Amir Ali Hajizadeh, che si è assunto ogni responsabilità per quanto accaduto, promettendo di rispettare qualsiasi decisione verrà presa in merito al suo terribile errore.

Proteste degli studenti in piazza

Intanto, nella capitale dell’Iran, una manifestazione studentesca è diventata una protesta contro il regime. Partita come una commemorazione per le vittime dell’incidente aereo, la manifestazione è presto degenerata, costringendo la polizia ad intervenire per sedare la folla.

I manifestanti hanno chiesto le dimissioni dell’ayatollah Ali Khamenei. Le forze di polizia hanno utilizzato manganelli e gas lacrimogeni contro la folla.

Diverse le persone fermate: tra loro anche l’ambasciatore britannico Robert Macaire, rilasciato dopo alcune ore.

 

Impostazioni privacy