Taglio parlamentari, firme mancanti: slitta consegna in Cassazione

La consegna del quesito referendario sul taglio dei parlamentari in Cassazione deve slittare a causa della mancanza di poche firme. Gli ultimi aggiornamenti

Taglio parlamentari

Alcuni senatori di Forza Italia avrebbero ritirato le firme necessarie alla consegna del quesito per il referendum sul taglio dei parlamentari. Slittato l’appuntamento con la Cassazione ma anche altre forze politiche sollevano discussioni. Cosa sta accadendo

Il referendum sul taglio dei parlamentari

Se si raggungerà la quota di firme necessaria e dopo che la Corte Costituzionale avrà dichiarato ammissibile il referendum sul taglio dei parlamentari il governo dovrà convocarlo entro sei mesi.

Sarà in quel caso il quarto referendum costituzionale confermativo nella storia della Repubblica Italiana ed è previsto dall‘articolo 138 della Costituzione.

A differenza di quanto accade per i referendum abrogativi non conta il quorum dei votanti per determinarne l’esito.

La legge sul taglio dei parlamentari prevede dunque la riduzione dei deputati da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200.

Firme mancanti, cosa succede ora

Durante la raccolta delle ultime firme dei senatori per raggiungere quota 64, il necessario per promuovere la richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari, alcune di esse sarebbero state ritirate.

Così riporta Il Messaggero attraverso le parole di Andrea Cangini di Forza Italia:

“In 4 hanno ritirato le firme a altri si stanno aggiungendo…per cui abbiamo chiesto uno slittamento”.

Come si apprende le 4 firme sarebbero di altrettanti senatori dell’area vicina a Mara Carfagna e proprio mentre la raccolta stava per essere conclusa il capoarea Massimo Mallegni ha bloccato tutto confermando il ritiro delle firme.

“Sto andando a ritirare le firme per la richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari insieme ai colleghi Dalmas, Masini  e Stabile”

Avrebbe dichiarato Mallegni all’ANSA.

Ne è sorta una discussione che ha coinvolto anche i deputati del Pd che già avevano votato e dunque lo slittamento per dar modo di completare la riflessione pare inevitabile.

Come conferma sempre Cangini verrà preso un nuovo appuntamento per la consegna in Cassazione entro il 12 gennaio data entro la quale le firme andranno raccolte e si potrà consegnarle anche lunedì 13 gennaio.

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