Libia, Sarraj dice sì a Putin ma non incontra Conte: intesa per il “Cessate il fuoco”

Sul caso Libia che Conte avrebbe voluto discutere con Sarraj, quest’ultimo ha deciso di rinunciare alla visita a Roma.

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Nel frattempo, Erdogan e Putin hanno raggiunto un’intesa per il cessate il fuoco in Libia.

Libia, la richiesta del premier era rinunciare all’opzione militare

Il perché degli incontri promossi da Conte hanno come obbiettivo il ritorno dell’Italia sulle scene come mediatore in Libia. La visita con il generale Khalifa Haftar di ieri è stata a sorpresa. Un altro importante politico era atteso a Roma, Fayez al Sarraj che, però, ha deciso di non presentarsi.

La speranza del premier era quella che tra i due esponenti politici ci fosse una stretta di mano come avvenne in Sicilia quasi un anno fa. Sul fallimento di Conte non ha mancato di esprimersi Matteo Salvini chiamando il premier pericoloso incapace.

In una nota rilasciata ieri sera, Palazzo Chigi ha spiegato meglio il perché Serraj non si è presentato:

“la ragione del rinvio da parte Sarraj è dovuta a una fake news abilmente fatta girare in Libia per cui Conte voleva far incontrare Serraj con Haftar. Cosa che ha scatenato polemiche fortissime in Libia”.

Di Maio a Il Cairo

Il perché del viaggio di Luigi Di Maio a Il Cairo è una riunione con i colleghi egiziani, greci, ciprioti e francesi. Il motivo della riunione è sempre la discussione sulla stessa questione.

L’Italia vorrebbe tenersi alla stessa distanza tra chi si contende la Libia del futuro. Il titolare della Farnesina, infatti, come si legge da TgCom24 si è espresso affermando che il governo italiano deve mantenere dialogo e moderazione. Venerdì prossimo Conte terrà una riunione con maggioranza e opposizione a Palazzo Chigi per discutere di Libia ed Iraq. Di Maio, invece, il prossimo 15 gennaio riferirà in Senato sui due dossier.

L’esercito di Haftar, intanto, sta continuando ad avanzare verso ovest.

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