Incidente di Corso Francia, polemica sulle tempistiche per accertare dinamica e velocità

Serviranno almeno due mesi per accertare la dinamica dell’incidente di Corso Francia costato la vita alle due giovanissime Gaia e Camilla

incidente di corso francia

Due mesi per conoscere la verità sull’incidente di Corso Francia: quali potrebbero essere i risvolti della vicenda?

Incidente di Corso Francia

Serviranno almeno due mesi per accertare la verità su quanto accaduto quella maledetta notte tra il 21 ed il 22 novembre, quando lungo corso Francia persero la vita le due giovanissime Gaia e Camilla.

Come riporta Il Messaggero, gli incarichi saranno affidati già nel corso della settimana appena iniziata. La priorità sarà stabilire a che velocità viaggiasse l’auto di Pietro Genovese, il giovane che ha travolto ed ucciso le due adolescenti.

Resta anche da accertare il punto preciso della carreggiata in cui le due ragazze hanno attraversato. Molte testimonianze hanno infatti raccontato che le due giovanissime avessero attraversato in una zona sprovvista di strisce pedonali e con il semaforo verde per le auto.

Due mesi per accertare la verità

Saranno necessari ingegneri e fisici per ricostruire quei brevi istanti costati la vita a Gaia Romagnoli e Camilla von Freymann. Come già accertato, sul luogo dell’incidente di Corso Francia non c’erano segni di frenata, come confermato dallo stesso Pietro Genovese durante l’interrogatorio.

Il ragazzo aveva infatti raccontato di essersi accorto delle 2 ragazze solo dopo averle investite. Per capire a che velocità viaggiasse la vettura del 20enne serviranno specifici controlli sui danni riportati dall’auto, oltreché calcoli sui punti in cui i corpi delle due ragazze sono stati sbalzati.

Gli inquirenti dovrebbero ancora accertare se l’auto sia provvista di scatola nera, la cui esistenza potrebbe chiarire con molta certezza la velocità della Renault ed il punto esatto in cui si è verificato l’impatto.

Ancora molti però sono i punti oscuri sull’incidente di Corso Francia. In primis l’esatto punto di attraversamento e l’attesa o meno del semaforo verde per i pedoni. Tutte certezze che si potranno avere soltanto tra un paio di mesi.

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