Nicola Zingaretti: “Occorre fermare le destre, Conte un pezzo del centrosinistra”

Nicola Zingaretti spinge per una verifica, ma non si sbilancia su un nuovo premier e lancia la prospettiva di una nuova alleanza

nicola zingaretti

Le parole di Nicola Zingaretti su Giuseppe Conte e il futuro del Governo.

Zingaretti dice stop alle divisioni

Una lunga intervista quella concessa dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, a Lucia Annunziata nella trasmissione in onda su RaiTRe “In mezz’ora in più”.

Il leader dem torna a parlare del premier Giuseppe Conte, che lui stesso definisce un pezzo di centrosinistra. Un presidente del Consiglio che Zingaretti vede come un importante punto di riferimento, da sempre impegnato per un’agenda condivisa.

Obiettivo che, però, molti partiti all’interno della maggioranza sembrano aver dimenticato, visto le continue liti che minano l’avanzata del governo.

Come riporta anche La Repubblica, il segretario del partito democratico non si sbilancia sul nome di un possibile futuro premier, anzi, sottolinea la necessità di creare una valida area di competitività all’interno del centrosinistra, altrimenti il Governo finirà nelle mani dei sovranisti.

La qualità del Governo

La priorità per Nicola Zingaretti è la qualità del Governo, condizione imprescindibile per fermare l’avanzata delle destre. In questa direzione si muove l’invito del segretario dem ad evitare divisioni interne alla maggioranza, per costruire un’agenda condivisa.

“È da matti far parte di un governo e picconarlo tutti i giorni”

afferma. Il riferimento, alquanto chiaro, è ai disaccordi e alle discordie tra i partiti di maggioranza.

Sulla verifica annunciata da Conte per il prossimo anno, Zingaretti auspica ad un programma di titoli e non di facciata, che non sia per finta ma operi concretamente.

Il segretario dem si pronuncia anche sulla questione 5G e Huawei, sottolinenando la necessità di approfondire e studiare bene le preoccupazioni del Copasir.

L’obiettivo è quello di un ruolo principe nel mondo della information technology per evitare che l’Italia resti subalterna a qualcuno.

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