Londra, “Siamo prigioneri, aiuto”: sos in cartolina di Natale, farsa o verità?

Una bimba londinese avrebbe trovato una richiesta di aiuto da detenuti cinesi in una cartolina di Natale, è una farsa? Polemiche e incidente diplomatico

cartolina Tesco sos
La cartolina d’auguri contenente il messaggio sos acquistata al supermarket Tesco

La notizia della richiesta di aiuto disperata celata in una cartolina di Natale trovato da una bimba di Londra avrebbe sollevato forti polemiche. Ora arriva la smentita del Governo cinese, quale sarà la verità?

La cartolina di Natale che nasconde un Sos da brividi

Nel Natale di una famiglia londinese è accaduto un evento che non si aspettavano come riporta Il Corriere.

La piccola Florence infatti stava per scrivere i suoi auguri di Natale su alcuni bigliettini solidali acquistati ai grandi magazzini Tesco di Londra.

All’apertura di uno di essi però, la bimba si sarebbe accorta che era già scritto e ciò che è stato letto sul biglietto ha fatto accapponare la pelle non solo dei genitori ma di tutto il mondo.

“Siamo prigionieri stranieri detenuti nel carcere di Qingpu a Shanghai”

“Siamo costretti a lavorare contro la nostra volontà, per favore aiutateci e denunciate il nostro caso ad un’organizzazione per i diritti umani”

I genitori sconvolti hanno anche letto sul biglietto di contattare il giornalista Peter Humphrey che era stato detenuto per le sue inchieste nella stessa prigione.

Il giornalista ha confermato che per i detenuti cinesi ultimamente era diventato obbligatorio lavorare alla creazione di tali biglietti d’auguri.
Tale pratica di sfruttamento ha talmente indignato l’opinione pubblica ed il governo britannico –  così come il supermercato Tesco –  ha avviato un’indagine e sospeso i contratti con i fornitori cinesi.

La versione del Governo Cinese

La ditta di Shangai che produceva i bigliettini sarebbe stata controllata anche prima dell’episodio ma a quanto pare la verifica del legame tra fornitori e sistema carcerario non sarebbe facile.

Dal Ministero degli Esteri cinese però è arrivata nelle ultime ore una secca smentita come riporta Rainews.

Secondo la dichiarazione del portavoce Geng Shuang si tratterebbe di una farsa:

“La prigione di Shanghai non ospita detenuti stranieri sottoposti a lavori forzati”

E il portavoce della ditta cinese che fornisce i bigliettini al supermarket Tesco, la Zhejiang Yunguang Printing, alla BBC avrebbe dichiarato:

“Mai fatta una cosa del genere”.

La questione è ancora oggetto di polemiche e di discussioni in attesa di chiarire la verità su questa assurda vicenda.

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