Robin Tax Concessionari: l’addizionale Ires salirà del 3,5%

Manovra 2020: i concessionari delle autostrade, porti aeroporti e ferrovie subiranno per il triennio 2019-2021 l’aumento dell’addizionale Ires passa dal 24 al 27,5%

Dopo Plastic Tax, tassa sulla fortuna e sulle vincite e sugar tax, il Governo Conte Bis ha approvato l’aumento dell’addizionale IRES Robin tax (+3,5%) che si applica solo ai concessionari dei trasporti.

Il viceministro Antonio Misiani ha sottolineato:

“c’è stata una riflessione per evitare il rischio che l’aumento ricadesse sulle bollette».

Robin Tax: che cos’è?

L’addizionale Ires è stata prevista nel 2008 come imposta straordinaria sugli extraprofitti da prodotti petroliferi, ma poi è stata estesa a tutti gli introiti degli operatori.

Era stato il Governo Berlusconi ad introdurla come addizionale IRES del 5,5% sugli extra-profitti delle imprese energetiche con ricavi maggiori a 25 milioni di euro.

La finalità prevista dal Governo Berlusconi era quella di bloccare eventuali speculazioni dei colossi petroliferi in un periodo caratterizzato da un netto rialzo dei prezzi delle materie prime.

Nel 2015 la Corte Costituzionale è intervenuta dichiarando incostituzionale la tassa: è stata maggiorata l’aliquota dell’IRES, che colpisce il reddito d’impresa.

A chi verrà applicata?

Graverà sui concessionari pubblici:

  • concessioni autostradali;
  • concessioni di gestione aeroportuale;
  • concessioni ferroviarie;
  • concessioni di produzione o distribuzione di energia elettrica;
  • autorizzazioni e concessioni portuali;
  • concessioni di frequenze radiofoniche, radiotelevisive e delle comunicazioni;
  • concessioni per lo sfruttamento di acque minerali.

Robin Tax: quanto porterà nelle casse dello Stato?

L’aumento dell’addizionale IRES del 3,5% porterà alle casse dello Stato ben 647,1 mln nel 2020 e 369,8 mln nel 2021 e 2022.

Le risorse finanziarie verranno destinate a ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e a migliorare

«la rete infrastrutturale e dei trasporti».

E sui consumatori finali? Sicuramente i colossi aumenteranno il prezzo per i servizi pubblici erogati.

Pertanto, alla fine, la Robin Tax al 3,5% graverà anche sulle tasche degli utenti.

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