Lo sciopero del 15 dicembre sta alimentando la polemica proprio perché Trenord non garantisce alcuna fascia oraria di garanzia: e adesso?
Polemica per lo sciopero del 15 dicembre che porta i sindacati a puntare il dito sulla mobilitazione e l’assenza di possibili fasce orarie.
Sciopero Trenord 15 dicembre
Grande polemica esplosa dopo la notizia di sciopero della Trenord con mobilitazione e fermo dei mezzi senza alcuna garanzia di fascia oraria.
Il fermo è stato indetto dal Sindacato Orsa e avrà inizio alle ore 3 di domenica sino alle ore 2 del 16 dicembre. Al momento non ci sono fasce orarie previste per i passeggeri essendo un giorno festivo: quanto certo è la presenza di bus sostitutivi per il collegamento all’aeroporto di Malpensa.
Una decisione che non è piaciuta alla Azienda che ha visto questo gesto come:
“un rischio per l’ordine e la mobilità pubblica”
Mettendo al corrente le Prefetture di Milano e Como.
Ora è guerra aperta tra l’azienda e il sindacato, la cui nota scritta non lascia molto all’immaginazione:
“negli ultimi sei mesi con tutte le organizzazioni sindacali, trenord ha siglato tre accordi storici che valgono per i lavoratori 13 milioni di euro”
Questi accordi, ha evidenziato l’azienda stessa, danno seguito ad un avvio di trattativa per i nuovi contratti di lavoro in un contesto positivo.
Orsa conferma il fermo
La segreteria regionale del sindacato ha confermato il fermo e risposto alla nota dell’azienda, sottolineando che per evitare tutto questo sarebbe bastato
“applicare il contratto e gli accordi da parte della società con l’avvio del rinnovo contrattuale – richiesto da molti anni”
Un blocco che serve per ricordare all’azienda – secondo il Sindacato – i diritti dei lavoratori.