Beppe Grillo telefona ai suoi per ribadire la presenza di Di Maio nel suo ruolo. Intanto la crisi del M5S si fa sempre più pesante
La telefonata di Grillo e la paura di Luigi Di Maio: il M5s sempre più in crisi.
La telefonata di Beppe Grillo
È arrivata nel bel mezzo del Salone Garibaldi la telefonata del cofondatore del Movimento 5 Stelle. Mentre Luigi Di Maio è all’estero, in Albania, Beppe Grillo telefona ai suoi per ribadire che:
“Di Maio resta al suo posto”
La crisi interna al Movimento 5 Stelle sembra pronta ad implodere: 3 pentastellati si muovono verso la Lega, Gianluigi Paragone ha annunciato il suo voto contrario al Mes.
Come riporta Il Messaggero, in molti sembrano disposti a restare tra le fila del Movimento, purché lontani da Di Maio. L’ennesima querelle interna è sulla questione dell’appartamento preso in affitto dall’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e poi da lei stessa lasciato.
Intanto, da fonti interne al Movimento, sembra che Beppe Grillo abbia voluto rassicurare i suoi sulla permanenza di Di Maio, che, almeno per ora, il fondatore grillino non si sentirebbe di allontanare dal partito.
La migrazione dei pentastellati
Mentre i 3 leghisti, Candiani, Calderoli e Romeo, trattano con gli ormai ex grillini Ugi Grassi e Francesco Urraro, Federico D’Incà, il Ministro per i rapporti con il Parlamento, pare abbia convinto il pentastellato Luigi Di Marzio a non mollare il Movimento 5 Stelle.
Il democratico Luigi Zanda butta lì la sua previsione sul futuro dell’esecutivo:
“Il Governo non cadrà per i numeri, ma per i fatti che si troverà di fronte. Le scissioni non portano bene”.
Intanto, Luigi Di Maio, dall’altro lato della costa, non dorme sogni tranquilli e scrive a Lucidi, per rimarcare l’enorme stupidaggine che, a suo dire, il pentastellato starebbe facendo. Per domani è atteso in Calabria, dove arriverà per presentare Francesco Aiello, candidato alle elezioni regionali.