Strage di famiglia: 53enne uccide moglie e figli poi porta il corpo alla polizia

Un padre di famiglia ha fatto una strage uccidendo la moglie e i suoi tre figli e poi si è costituito portando alla polizia il corpo del figlio

Shankar Hangud
l’uomo che ha sterminato la famiglia

Una storia agghiacciante che riguarda una strage di famiglia effettuata per mano di un uomo 53enne che è riuscito ad uccidere la moglie ed i figli nell’arco di una settimana ed si è poi recato alla polizia con il corpo del figlio più grande

Femminicidi e stragi di famiglia: il fenomeno inquietante

Notizie che lasciano sempre una sensazione di dolore ed impotenza nella comunità riguardano in particolar modo i crimini che avvengono all’interno delle famiglie.

Omicidi e violenze vengono spesso perpetrati da membri della famiglia magari fino ad allora insospettabili, come padri e mariti.

Proprio nella settimana dedicata alla sensibilizzazione mondiale contro la violenza sulle donne, continuano ad arrivare notizie di femminicidi come quello della giovane Ana uccisa incinta dall’uomo che amava.

La terribile strage di famiglia

E’ la notizia terribile che arriva nelle ultime ore quello dalla California dove un uomo di 53anni, sposato e con tre figli ha deciso di compiere una strage uccidendo tutta la sua famiglia nell’arco di ben una settimana e poi viaggiare con il corpo del figlio in macchina per andare a costituirsi alla polizia.

Shankar Hangud, questo il nome dell’uomo, avrebbe iniziato ad uccidere i familiari il 7 ottobre e a turno nei giorni successivi avrebbe assassinato la moglie Jyothi Shankar, 46 anni ed i figli Varum , Gauri e Nischal di 20, 16 e 13 anni.

Gli omicidi sarebbero avvenuti nella loro abitazione di Sacramento e solo poi il padre si sarebbe allontanato per costituirsi come riporta Fanpage.

La macabra consegna alla polizia

Secondo il resocoto degli inquirenti il 53enne avrebbe lasciato la sa casa portando con sè ancora vivo il figlio maggiore viaggiando attaverso la California del Nord per poi arrivare al confine con l’Oregon dove avrebbe infine ucciso il 20enne.

Il giorno dopo quindi Shankar si sarebbe recato alla polizia di Mount Shasta dove avrebbe confessato la strage mostrando anche il corpo del figlio.

Nonostante l’uomo non abbia dato particolari e si sia paradossalmente dichiarato non colpevole, gli inquirenti lo hanno accusato di omicidio plurimo di primo grado con aggravanti.

L’omicida non ha saputo dare una motivazione all’insano gesto e nel suo passato non sono stati riscontrati importanti precedenti penali.

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