Marte, l’entomologo William Rosomer: “Avvistati insetti e serpenti”

La vita su Marte c’è stata e c’è ancora” questo è l’annuncio shock fatto dal professore emerito Rosomer dell’Università dell’Ohio

Marte
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Il professor William Rosomer è uno dei più stimati entomologi americani. Dopo aver studiato per anni le fotografie inviate dai rover della Nasa su Marte è giunto a questa conclusione.

Dopo il recente annuncio della presenza di acqua sul pianeta rosso di cui vi abbiamo parlato, ora lo studioso si dice certo dell’esistenza di diverse specie di insetti, trovati fossili o vivi.

Non solo api e bombi, anche serpenti

Il professor William Rosomer lo ha detto al congresso annuale dell’Entomological Society of America, mentre proiettava una serie d’immagini. Esisterebbero animali simili alle nostre api, bombi e serpenti:

”Tre regioni del corpo, una sola coppia di antenne e sei zampe”.

Si tratta dei tre segni inequivocabili ad identificare gl’insetti sulla terra, mentre per identificare un antropodo occorre esclusivamente un esoscheletro e appendici articolate. Perché quindi non applicare queste caratteristiche per identicare insetti e serpenti anche su Marte? Partendo da wuesti presupposti, è facile identificare questi animali dalle foto dei rover.

I criteri quindi sono stati usati da Rosomer per riconoscere gli insetti sono stati utilizzati per vagliare foto di resti scheletrici, fossili o notando una differenza con le rocce circostanti,. Lo studioso ha quindi proseguito il suo intervento dicendo che una volta identificata e descritta una chiara immagine, è possibile identificare scatti meno nitidi e chiari con forme del tutto simili. Altri criteri sono stati la postura, l’evidenza di movimento, il volo, l’interazione apparente e gli occhi lucenti.

Le conclusioni dell’intervento

Nella conclusione del suo intervento il professor William Rosomer, ha detto che sono in suo possesso delle prove evidenti riguardo l’esistenza della vita su Marte. Queste sue conclusioni sono state raccolte in un paper, mettendo a disposizione le immagini su cui ha lavorato entrambi scaricabili. Se tutto ciò fosse confermato si avrebbe un’ulteriore conferma della presenza d’acqua sul pianeta rosso, rendendolo abitabile anche se in condizioni estreme. La nuova missione Mars 2020, avrà il compito d’individuare queste e altre informazioni, oltre a raccogliere eventuali fossili.

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