Brexit, per gli europei scatta la tassa sulla sanità: 600 sterline per ricevere le cure

La tassa sulla sanità è la prima misura che scatta per con la brexit per tutti gli europei. Ecco come funzionerà

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Una verità sulla brexit che sta suscitando malumori tra gli europei, con una tassa per chi si dovrà curare. Di cosa si tratta?

La nuova tassa sulla sanità

Il Regno Unito non è ancora uscito dall’Europa che è già stata istituita una nuova tassa per gli europei che si dovranno curare. Si tratta quindi della nuova tassa sulla sanità che partirà il 1° gennaio 2020 e sarà solo per i cittadini comunitari.

La misura è stata inserita nel pacchetto che tratta l’immigrazione, con approvazione da parte del Governo inglese dove gli europei saranno messi allo stesso piano degli immigrati extra europei al momento dell’uscita prevista per fine gennaio.

Oggi le visite mediche per gli europei sono gratuite mentre per tutti gli altri è prevista una tassa di 400 sterline.

Come si evince da Il Corriere della Sera, tutto sta cambiando e i soggetti saranno invitati a pagare una tassa di 625 sterline pari a 720 euro in base al cambio attuale: non sarà importante la provenienza geografica e non si potrà fare in altro modo per ricevere le cure richieste.

A chi verrà applicata la nuova tassa?

Michael Gove – ministro britannico – ha spiegato che questa scelta sia stata fatta per dare un giusto accesso alla sanità per gli immigrati in maniera generale e senza fare distinzioni.

La tassa farà quindi perdere agli europei il diritto che fino ad oggi era stato garantito. E’ bene evidenziare che la misura sarà applicata ai nuovi arrivati in Gran Bretagna – mentre i cittadini che si trovano nel Paese già da prima dell’addio all’Europa non dovranno pagarla e usufruiranno della gratuità come sempre fatto.

Il Governo in questo periodo sta cercando di studiare diverse miusure e l’immigrazione sarà uno dei punti più discussi, con entrate controllate:

“deve funzionare nell’interesse di tutti”

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