Siti Unesco, a rischio in Italia tutti i tesori a causa dei cambiamenti climatici

Secondo una ricerca svolta dall’università di Kiel, sono a rischio in Italia ben 13 siti Unesco. Entro il 2100 potrebbero scomparire

Siti Unesco
Siti Unesco

I siti dell’Unesco sono tutti in pericolo? Dopo le immagini dei disastri avvenuti a Venezia e nella sua Laguna negli ultimi giorni, questo studio getta una nuova luce sul cambiamento climatico e quanto possano essere fragili alcuni siti nel nostro Paese. A dircelo è uno studio dell’università tedesca di Kiel pubblicato nel 2018 su Nature Communication, ma rispolverato ora dopo i disastri appena visti. Secondo lo studio, in Italia abbiamo ben 13 siti patrimonio dell’Unesco, che potrebbero sparire a causa delle inondazioni entro il 2100.

Il prezzo del cambiamento climatico

Questo studio analizza l’area del Mediterraneo e ne risulta che ad avere le conseguenze peggiori sarà l’Italia. Lo studio si focalizza sugli scenari di possibile aumento del livello del mare nel 2100. L’ipotesi è preoccupante

“il rischio di alluvione potrebbe aumentare del 50% e quello di erosione del 13% in tutta la regione considerata”

Dobbiamo quindi trovare il modo di poter tutelare il nostro patrimonio storico-artistico. Se consideriamo il problema dell’alluvione i siti Unesco a rischio, sono in Italia, seguita da Croazia e Grecia.

I problemi in Italia

Nella nostra nazione abbiamo siti italiani a maggior rischio: Venezia e la sua Laguna, Ferrara città del Rinascimento e la sua area archeologica, la Basilica patriarcale di Aquileia e in minor numero le ville palladiane di Vicenza. La ricerca dice che il maggior rischio d’inondazione si trova lungo il mar Adriatico settentrionale. Entro fine secolo, a minor rischio d’inondazione con crescite tra 1,8 ed i 2 metri del livello del mare, abbiamo moltissime altre zone del nostro paese.

In particolar modo la Campania sarà molto colpita: Costiera Amalfitana, Pompei, Ercolano, il parco nazionale del Cilento, il Vallo di Diano e il centro storico di Napoli. In Sicilia ad essere colpite potrebbero essere colpite Siracusa, le necropoli rupestri di Pantalica e la Val di Noto, con tutte le città collocate. Altri luoghi sono: Campo dei Miracoli a Pisa, le Cinque Terre, Portovenere in Liguria, le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli a Genova.

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