Giovanni Vincenti, chi è l’imprenditore che ha fatto esplodere la sua cascina: la verità sui timer

Chi è Giovanni Vincenti, l’uomo accusato di aver fatto esplodere la sua cascina di Alessandria dove sono morti tre Vigili del Fuoco

Giovanni Vincenti
Giovanni Vincenti

Tutti vogliono sapere chi sia Giovanni Vincenti, l’uomo che per giorni ha negato tutto e poi è crollato durante l’interrogatorio sull’esplosione della cascina.

La verità sui timer usati per l’esplosione

La persona accusata di essere il responsabile dell’esplosione della cascina di Alessandria è in carcere, ma non si da pace per quanto commesso perché non voleva uccidere ma solo sanare i suoi debiti.

Una confessione che ha gelato gli inquirenti dopo 10 ore di interrogatorio, che hanno portato alla scoperta di questo uomo che ha intenzionalmente arrecato danni alla cascina seppur con dei grandi errori.

La programmazione dei timer è stata fatale per le povere vittime, settate – secondo le parole dell’accusato – alle 1.30 del mattino ma con un settaggio differente anche a mezzanotte che ha allertato i Vigili del Fuoco con l’effetto domino che oramai tutta l’Italia conosce.

Il proprietario della cascina avrebbe potuto evitare l’esplosione, allertato dai Carabinieri che il primissimo incendio fosse stato domato:

“non ha detto che dentro la cascina ci fossero ancora cinque bombole con un timer impostato e che sarebbe esploso dopo mezz’ora”

La prova che ha fatto crollare l’uomo è il ritrovamento del bugiardino per impostare i timer, appoggiato in camera da letto su un cassettone.

Nonostante questo le indagini continuano per verificare se l’uomo abbia agito da solo o con dei complici. La moglie nel mentre resta accusata a piede libero.

Chi è Giovanni Vincenti?

L’uomo era indebitato e per questo ha deciso di mettere in atto un gesto folle che ha portato alla morte di tre persone.

Era un imprenditore, titolare di un sito web che organizzava dei viaggi. Nel passato anche gestore di un maneggio poi ceduto e da anni cercava di vendere quella cascina: da due anni residente ad Alessandria con la moglie.

Una vita fatta di debiti e investimenti sbagliati che ora l’hanno portato all’accusa di omicidio volontario, crollo doloso e lesioni volontarie.

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