Maurizio Costanzo ad un passo dalla morte, l’autista racconta quel terribile giorno

Nel ’93 un attentato ai danni di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi fu sventato dall’ autista che oggi si sfoga su come è stato ricompensato.

Maurizio Costanzo
Maurizio Costanzo

Il conduttore Maurizio Costanzo e la moglie Maria De Filippi rischiarono la vita per un terribile attentato nel 1993 che solo per l’intervento provvidenziale del loro autista non andò in porto.
Ora l’uomo si sfoga in un’intervista raccontando l’accaduto nei dettagli.

L’attentato che sconvolse la vita di Maurizio Costanzo

Negli anni ’90 il giornalista e conduttore Maurizio Costanzo fu protagonista di un impegno televisivo importante contro la mafia.

Lui ed il collega Michele Santoro, si occuparono di denunciare le azioni mafiose nelle loro trasmissioni che andavano in onda praticamente in contemporanea su Rai e Mediaset .

Maurizio arriverà anche a bruciare pubblicamente una maglia con una scritta che inneggiava alla mafia.
Tali posizioni però, unite alla sua amicizia con il famoso giudice antimafia Giovanni Falcone, porterà il conduttore a diventare un bersaglio per una vendetta mafiosa.

Così il 14 maggio del 1993 nonostante la scorta l’auto su cui viaggiava Maurizio e Maria si trovò al centro di un attacco bomba in via Fauro a Roma.

Miracolosamente non ci furono feriti e le indagini confermarono che a salvare i due famosi conduttori furono le azioni inconsapevoli dell‘autista Stefano Degni.

L’incredibile racconto dell’autista

L’autista che quella sera, alla fine delle riprese del Costanzo Show li caricò sulla sua Mercedes dal Teatro Parioli per portarli a casa fu un giovane padre Stefano Degni.

Degni al Corriere della Sera è tornato in questi giorni a parlare del tremendo attentato confermando che solo per merito suo Maurizio e Maria sono ancora vivi:

“Gli esecutori materiali attendevano un segnale preciso: l’accensione degli stop..io non freno e la strage fallisce.. questo li ha confusi, uno o due secondi decisivi.”

Il boato enorme, le macerie ovunque e la loro auto sollevata e scagliata a terra resteranno per sempre indelebili nella sua memoria. Anche gli attimi seguenti all’esplosione, quando per la seconda volta fu lui a salvare Maurizio:

“Un uomo che imbracciava una mitraglietta avanzava verso l’ autobomba. Era uno degli attentatori, quasi certamente incaricato di dare il colpo di grazia.”

“Ci eravamo rifugiati nell’androne del palazzo distrutto e fui io a spingere il portone”.

Il killer a quel punto, sentendo le sirene della polizia sarebbe fuggito.

Degni però, pur orgoglioso del suo coraggio, lamenta un trattamento da parte delle istituzioni e da parte dei due conduttori non adeguato al suo gesto eroico: la macchina gli venne restituita svalutata, riportò danni fisici cronici ed un risarcimento di soli 20mila euro.

Ma quello che lo amareggiò di più fu la “ricompensa” che Maurizio e Maria gli riservarono:

“Dopo un paio di mesi mi regalarono uno svegliarino Jaeger-LeCoultre, bello per carità ma sempre un orologio resta…”

Costanzo e la De Filippi sempre più uniti ma con alcune regole

Maurizio Costanzo e Maria De Filippi sono una coppia mediatica nel vero sensi della parola: sono molto amati dal pubblico che segue sempre i loro impegni sia di lavoro che personali, e sono la coppia che guida come conduttori o autori le più importanti trasmissioni tv.

Maria e Maurizio sono molto legati e condividono tutto ma una cosa la fanno assolutamente separati e il motivo risale proprio al giorno dell’attentato del ’93.

“Ho promesso a mio padre che non sarei più salita in macchina con Maurizio Costanzo  e così ho fatto.”

Ha dichiarato Maria.

Pur amando moltissimo il marito e seguendolo in tutto come lui fa con lei, non ha mai più viaggiato sulla stessa macchina e pian piano i due hanno superato il trauma di quel giorno.

Maurizio Costanzo attentato del 1993
Maurizio Costanzo attentato del 1993

 

Impostazioni privacy