Siria, preoccupazione per la fuga di civili e affiliati Isis. Francia: “La Turchia si fermi”

C’è una grande preoccupazione che ruota intorno alla vicenda tra Siria e Turchia, tanto che i leader scendono in campo chiedendo che tutto finisca proprio ora

Siria
Siria

La Siria è sotto attacco dalla Turchia e le informazioni che arrivano non sono delle migliori. La Francia lancia l’allarme soprattutto per gli sfollati e affiliati Isis.

L’accordo tra curdi e Damasco

I militari turchi non si fermano e continuano la loro offensiva sul tratto siriano. Nel mentre Assad ha preso posizione dispiegando la forze direttamente sul campo utilizzando i ribelli dell’Ypg e respingere le forze di Erdogan.

L’Osservatorio siriano per i diritti umanitari ha lanciato una nota su Twitter, evidenziando che Assad ha stretto un accordo con i curdi: i soldati si posizioneranno a Kobane e Manbij per opporti alle truppe turche.

Palazzo Chigi invia un’altra nota e sottolinea:

“il governo italiano è a lavoro affinché l’opzione della moratoria della vendita di armi alla turchia sia deliberata subito in sede europea”

Molti i Paesi che si sono già tirati indietro, dichiarando il loro stop nella vendita delle armi alla Turchia.

La preoccupazione per gli sfollati

La preoccupazione maggiore non riguarda solamente gli sfollati abbandonati, ma il numero di morti di civili che stanno aumentando a vista d’occhio: l’ultimo dato riporta 26 persone morte tra bombardamenti e sparatoria diretta.

Per quanto riguarda gli sfollati c’è preoccupazione per i 10mila che sono nel campo di Issa, infatti tra loro ci sono familiari jihadisti facenti parte dell’Isis. L’Osservatorio ha dichiarato che la polizia curdo-siriana non assicura più protezione attorno a questi campi così che queste persone debbano combattere da soli affrontando il loro destino.

La Francia lancia un appello:

“siamo preoccupati per quello che potrebbe accadere, per questo vogliamo che la turchia fermi il prima possibile le operazioni che ha iniziato”

Come ha dichiarato il portavoce del Governo francese Sibeth Nidiaye.

Impostazioni privacy