Siria, i Paesi europei bloccano la vendita di armi. Giuseppe Conte: “Erdogan, non accettiamo ricatti”

L’attacco alla Siria continua ma i Paesi europei bloccano la vendita di armi alla Turchia. Conte non fa sconti e comunica che l’Italia non si fermerà dinanzi ai ricatti

Siria
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Uno stop alla vendita di armi alla Siria potrebbe essere una idea e così l’Europa ha deciso di fare. Anche Conte dichiara di non aver timore dei ricatti di Erdogan.

Il blocco della vendita di armi

La Germania tramite il suo ministro degli Esteri ha fatto sapere che la vendita di armi alla Turchia è bloccata:

“La Germania non rilascerà più alcun nuovo permesso all’esportazione di attrezzature militari che possono essere utilizzate dalla turchia”

Considerando che durante lo scorso anno la Germania ha venduto proprio alla Turchia armi per un valore di 240 milioni di Euro. Ma loro non sono gli unici ad aver preso questa decisione, infatti altri quattro Paesi hanno scelto di non vendere più alcuna arma come Finlandia – Norvegia e Danimarca.

Stesso discorso vale per i Paesi Bassi e la Francia, che dopo l’attacco ai curdi hanno deciso di bloccarne la vendita e l’esportazione. Amsterdam ha dichiarato che con la Turchia esiste un giro di affari di circa 30 milioni di euro all’anno solo per la vendita di armi.

Le parole di Giuseppe Conte

Dal palco di Napoli dove sono stati festeggiati i 10 anni del M5s, Giuseppe Conte ha voluto aprire una parentesi in merito al discorso annoso dichiarando:

“non accettiamo ricatti da erdogan”

Invitando tutti i Paesi Europei a bloccare la vendita ed esportazione di armi alla Turchia il prima possibile. Ma l’attenzione è anche sull’invasione delle truppe, da fermare in qualche modo.

La Lega Araba ha mostrato la sua preoccupazione:

“sono una minaccia per la sicurezza nazionale araba. assumeremo misure urgenti per far fronte all’aggressione”

Per ora non c’è uno stop e l’offensiva continua a marciare verso il suo obiettivo.

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