Il Venezuela si indirizzerà verso i pagamenti con le criptovalute

Nicolás Maduro: “Il Venezuela incentiverà i pagamenti con le valute digitali”

Il Presidente della Repubblica del Venezuela Nicolás Maduro Moros crede nel potere delle criptovalute come Bitcoin ed Ethereum.

Il suo piano basato sulle criptovalute aiuterà il Paese a

mantenere [il flusso di] importazioni ed esportazioni

La sua politica è decisamente pro-cripto – soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del Bitcoin e dell’Ethereum.

Venezuela a favore del mercato delle criptovalute

Il Governo venezuelano utilizzerà le criptovalute come

metodo per eseguire i pagamenti nazionali e internazionali senza oneri aggiuntivi”

La politica venezuelana a favore delle criptovalute trova la sua ragione principale nella decisione degli Stati Uniti di imporre sanzioni che hanno ampiamente isolato il paese dal sistema finanziario globale, causando una delle crisi economiche più spaventose al mondo,

Ciò ha costretto statisti e dirigenti a utilizzare una rete completamente nuova per favorire lo spostamento dei flussi di denaro.

Maduro non si arrende nonostante le sanzioni USA

Nonostante le pesanti sanzioni irrogate dal Presidente statunitense Donald Trump, lo statista Maduro si è detto pronto a incentivare l’adozione degli asset digitali all’interno del Venezuela.

“Donald Trump e le sue sanzioni stanno impedendo al Venezuela di effettuare transazioni in nessuna delle banche del mondo”

Ma ci sono altri metodi di pagamento

come il nostro che funziona perfettamente in Cina e Russia”,

sottolinea il Presidente venezuelano.

Anche lo stesso Ministro delle Finanze venezuelano e la Banca Centrale non vedono l’ora di introdurre “nuovi strumenti di pagamento”.

Maduro sembra essere uno dei rari statisti che credono nella “forza” delle criptovalute.

Grazie al mercato crittografico, i cittadini venezuelani otterranno l’accesso effettivo ai

pagamenti nazionali e internazionali attraverso i conti della Banca Centrale

Tuttavia, il leader d’opposizione Juan Guaidó ha affermato che la mossa del Presidente Maduro è “un atto di disperazione“, aggiungendo che potrebbe solo acuire la già grave crisi economica del Venezuela.

Impostazioni privacy